I direttori regionali bloccano i pagamenti per i
contratti brevi
perché i fondi sono esauriti.
Supplenti e per di più non pagati.
Dal giudice per ottenere un decreto ingiuntivo
contro Fioroni
da Italia Oggi
del 9/2/2007
Una volta si diceva ´pochi, maledetti e subito'.
Il subito degli stipendi per i precari della scuola, un popolo
variegato che conta circa 200 mila persone, può anche essere
cancellato.
Destinati ad avere la retribuzione di primo livello anche se insegnano
ormai da anni, costretti a rincorrere le varie cattedre anche in città
tra loro lontane pur di fare punteggio, a spasso sempre per il periodo
estivo, i supplenti rischiano ora di dover far credito al ministero
della pubblica istruzione per i loro salari.
È quanto sta avvenendo ai docenti che hanno incarichi di breve durata,
costretti ad aspettare, in alcuni casi da cinque-sei mesi, che il
ministero si sbrighi a rimpinguare le disponibilità esaurite delle
scuole per poter essere pagati.
Un'operazione, questa, tutt'altro che facile dallo scorso gennaio,
visto che il vecchio meccanismo di finanziamento, che prevedeva un
passaggio presso le direzioni scolastiche regionali, è stato soppresso
dalla Finanziaria 2007, e che il nuovo, che prevede un accantonamento
diretto alle scuole, non è stato ancora attivato. In gioco ci sono 574
milioni di euro da ripartire.
Nel frattempo, i docenti in credito devono aspettare e i presidi, che
devono fronteggiare cattedre scoperte in corso d'anno, devono
arrangiarsi.
E' quanto per esempio si sono sentite rispondere le scuole della
provincia di Sondrio dal direttore scolastico regionale per la
Lombardia, Anna Maria Dominici. Gli istituti chiedevano che i loro
budget fossero incrementati, già dal luglio 2006 denunciano
l'insufficienza dei fondi disponibili in cassa per pagare i supplenti.
La direzione ha risposto che ´in base alle informazioni acquisiste,
sono stati erogati fino d esaurimento tutti i fondi disponibili per
spese per supplenze brevi...La situazione di grave difficoltà delle
scuole nella provincia di Sondrio è nota e monitorata', scrive la
Dominici che ha erogato nel 2006 un netto+Irpef di 1,35 milioni di
euro a fronte di un fabbisogno totale netto+Irpef di 2,8 milioni di
euro.
´Ma attualmente', prosegue la nota, ´non esistono risorse finanziarie
ulteriori per poterla sanare, gli ultimi fondi per supplenze a
disposizione dell'ufficio scolastico regionale sono stati erogati il
15 novembre scorso'. E per quanto riguarda tutti i problemi di
finanziamento per il 2007, poi, non è più la direzione a doversene
occupare. Per l'anno in corso, ´le risorse per le supplenze brevi
saranno erogate dal ministero della pubblica istruzione direttamente
alle istituzioni scolastiche'.
E la Lombardia non è un caso. L'insufficienza dei fondi è largamente
diffusa in regioni come il Veneto, l'Emilia Romagna, il Piemonte, in
generale le regioni che negli ultimi anni si sono viste assegnare meno
personale a tempo indeterminato rispetto a quello richiesto e nelle
quali è stata dunque più sostanziosa la domanda di precari.
Il ritardo nei trasferimenti dei fondi non è tra l'altro limitato al
capitolo supplenze. Con la conseguenza che è impossibile attingere a
capitoli di bilancio diversi per intanto procedere a pagare i precari.
´Dal 2004 a oggi c'è stata un politica dissennata di tagli, ora c'è
urgenza di intervenire', commenta il segretario della Cgil scuola,
Enrico Panini, ´le scuole sono al collasso'.
Gli istituti si trovano nell'impossibilità di far fronte al pagamento
degli stipendi dei supplenti, ma anche dei fornitori e dei comuni, che
vantano crediti milionari per la Tarsu, la tassa sullo smaltimento dei
rifiuti.
Intanto ci sono i docenti esasperati che si stanno organizzando per
ricorrere al giudice e chiedere un decreto ingiuntivo, ovvero un
ordine a pagare diretto al dicastero guidato da Beppe Fioroni