ESCLUSIVO
ItaliaOggi anticipa le linee guida del dm che istituirà l'Agenzia di valutazione (Anvur).

Atenei, più fondi a chi se li merita.

La qualità della didattica e della ricerca ai raggi X

 da Italia Oggi del 14/2/2007

 

Più soldi solo a chi li merita. Insomma, si cambia. E il ministero guidato da Fabio Mussi seguirà la pista del merito e della qualità per assegnare le risorse alle università e agli enti di ricerca. A tracciare la rotta la nuova Agenzia di valutazione del sistema universitario nazionale (Anvur), il cui regolamento sarà presentato al consiglio dei ministri del 23 febbraio, ma di cui ItaliaOggi è in grado di presentare anticipatamente le linee guida.

La nuova Authority, varata attraverso il decreto legge di accompagnamento alla Finanziaria 2007 (convertito dalla legge del 24 novembre 2006), sarà attivata dal prossimo 1º luglio, ma nel frattempo il ministero dell'istruzione sta mettendo a punto quelle che dovranno essere le principali caratteristiche.

L'Agenzia infatti secondo le intenzioni del ministro dell'università e della ricerca dovrà essere prima di tutto indipendente e trasparente. Solo così potrà valutare la ricerca italiana, non solo quella pubblica ma anche quella privata, stilare una lista dei buoni e cattivi e premiare i migliori.

Non sarà però l'Agenzia ad assegnare direttamente i finanziamenti. Il suo compito sarà quello di proporre al ministro parametri per la distribuzione delle quote dei finanziamenti statali, sia premiali che consolidati. Il tutto l'Anvur lo farà con piatto abbastanza ricco: uno stanziamento annuo di 5 milioni di euro.

Ai quali si aggiunge, si legge nel documento, una piccola quota del finanziamento ordinario delle università e degli enti, dell'ordine di qualche punto per mille (circa 8 milioni di euro) sarà gradualmente riversata all'Agenzia per far fronte ai costi delle sue attività di valutazione.

Naturalmente diretta conseguenza delle attività di valutazione saranno le attività di accreditamento. L'Anvur in sostanza dovrà verificare l'esistenza o meno di quei requisiti quantitativi e qualitativi, in termini di risorse infrastrutturali e finanziarie, di adeguatezza dei programmi di insegnamento, di capacità di ricerca, che permettono di accreditare verso l'esterno un corso di studio o un ente di ricerca, garantendone così l'effettiva qualità. Questa la composizione della nuova Authority: un presidente che assicurerà il coordinamento delle strategie e delle attività, e che vede, per ora, in pole position, l'ex ministro dell'istruzione Luigi Berlinguer, un consiglio direttivo responsabile dei rapporti di valutazione e un direttore responsabile dell'organizzazione interna e delle attività operative.

Il consiglio direttivo, della durata di cinque anni non rinnovabili, sarà formato da sette persone, italiane o straniere, di riconosciuta qualificazione ed esperienza nel campo dell'istruzione universitaria, della ricerca.

Il consiglio direttivo sarà nominato dal ministro dell'università, sulla base del metodo dei comitati di selezione. Per assicurare l'internazionalità e qualificare la terzietà, due membri saranno scelti dallo stesso Mussi in rose indicate rispettivamente dall'European research council e dalla European university association, con la condizione che tutti i componenti delle rose siano esterni alle università e agli enti di ricerca italiani. Gli altri cinque saranno scelti ancora dal dicastero dell'università in un'ampia rosa indicata da un Comitato di selezione appositamente nominato dal ministro.

Mentre il direttore, che avrà un incarico non superiore ai cinque anni, sarà nominato dal consiglio direttivo su proposta del presidente e scelto, mediante bando pubblico, tra persone di documentata competenza nel campo della valutazione.