Le scuole vantano un credito di 425 milioni
verso il ministero.
da
Tuttoscuola, 16/2/2007
Il mancato pagamento degli stipendi dei
supplenti ha fatto emergere un quadro pesante di debiti
dell’Amministrazione scolastica verso le scuole per un ammontare di
425 milioni.
Lo ha affermato il viceministro Bastico che ha accusato il Governo
Berlusconi di avere operato tagli sulla scuola enormi e insostenibili;
tagli – sono sempre parole di Bastico – che hanno, quindi, provocato
un debito sulla spesa corrente di circa 425 milioni di euro, che grava
come un macigno sul funzionamento della scuola stessa.
I settori più colpiti dai tagli sono quelli che si riferiscono al
pagamento degli stipendi dei supplenti e degli insegnanti per gli
esami di stato, oltre a quelli per il funzionamento amministrativo e
didattico.
Il viceministro fornisce nel dettaglio le cifre dei tagli operati e
dei debiti conseguenti verso le scuole tra il 2002 e il 2006.
Attualmente i tagli hanno determinato debiti di circa 165 milioni per
il pagamento delle supplenze; 128 milioni di debito, fra il 2003 e il
2005, per gli esami di Stato; 132 milioni di euro per il funzionamento
ordinario, calcolati al 31 dicembre scorso.
Nei 132 milioni di euro per il funzionamento ordinario sono compresi
97 milioni per il pagamento della Tarsu (tassa per rimozione rifiuti
solidi urbani).
Il viceministro ha parole di piena comprensione verso le scuole per
questo "rosso stratificato".
C’è da pensare che, a questo punto, il ministero cercherà di evitare
l’ulteriore taglio alle supplenze previsto dall’attuale legge
finanziaria per il 2007.