Nomina supplenze: di R.P. La Tecnica della Scuola del 27/12/2007. Accade a Bologna, dove il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Luciano Chiappetta riceve una delegazione di genitori e ribadisce che le nomine devono essere tempestive e che non è lecito dividere gli alunni fra altre classi. Se i dirigenti scolastici non nominano tempestivamente i supplenti per sostituire i titolari assenti, i genitori potranno segnalare la situazione direttamente al dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale: è questa la conclusione alla quale si è giunti a Bologna, dopo un incontro fra il direttore dell’USP Luciano Chiappetta e una delegazioni di genitori in rappresentanza di una quindicina di scuole dell’intera provincia. Lo rendono noto gli stessi genitori attraverso il sito Retescuole che da anni raccoglie e diffonde informazioni e documenti dei diversi movimenti (a difesa del tempo pieno, della scuola pubblica, contro le indicazioni nazionali, ecc…) nati negli ultimi anni.
Ai genitori bolognesi il direttore Chiappetta avrebbe
ribadito che i dirigenti scolastici devono sostituire gli insegnanti
assenti anche per pochi giorni, senza ricorrere a metodi molto diffusi
ma da considerarsi del tutto illegittimi oltre che dannosi sul piano
didattico. Allo stesso modo, riporta il comunicato di Retescuole, “gli insegnanti di religione, di attività alternativa e inglese non possono fare supplenza, perché hanno già il loro lavoro”. Il direttore dell’USP bolognese ricorda anche che la mancanza di fondi non può essere considerata un ostacolo al conferimento di supplenze; ma, stando al comunicato di Retescuole, nel corso dell’incontro non è stato approfondito il caso di difficoltà nel reperire supplenti per esaurimento delle graduatorie, molto frequente nelle scuole dell’infanzia e in quelle primarie soprattutto in diverse province del nord.
I genitori promotori dell’iniziativa invitano ora i
rappresentanti di classe a segnalare immediatamente tramite fax
all’Ufficio scolastico provinciale le irregolarità e i disservizi
connessi con il ritardo nella nomina dei supplenti.
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