"E' giusto che le famiglie paghino i
danni dei vandalismi''.
Fioroni:
''Contro il bullismo sospensioni per un anno''.
Il ministro della Pubblica istruzione:
''Con il nuovo provvedimento, in presenza di gravi o gravissimi
episodi, è prevista addirittura la non ammissione agli esami''. E
aggiunge: "Per superare la crisi della nostra scuola serve un ritorno
di serietà. Con questo sistema dei 'debiti non recuperabili' in dieci
anni abbiamo diplomato 8 milioni e 800mila studenti con lacune gravi e
gravissime''.
Scuola italiana bocciata dall'Ocse.
da
IGN-ADNkronos del 4/12/2007
Roma, 4 dic. - (Adnkronos)
- "Con il nuovo provvedimento,
in
presenza di gravi o gravissimi episodi è prevista la sospensione per
l'intero anno o addirittura la non ammissione agli esami. Però
ci
deve essere anche la corresponsabilità della famiglia perché
non è giusto che tre ragazzi brucino una scuola e la famiglia non sia
corresponsabile nel concorso economico alla riparazione del danno". Il
ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe
Fioroni(nella
foto), ha riassunto così stamattina a 'Panorama del giorno'
condotto da Maurizio Belpietro su Canale 5, il
nuovo regolamento contro bullismo e vandalismi nelle scuole.
"Per
contrastare il bullismo non serve solo cambiare le leggi ma si deve
anche cambiare mentalità. Abbiamo modificato il regolamento
degli studenti. Il presidente della Repubblica ha firmato il decreto e
in questi giorni sarà ratificato dalla Corte dei conti e quindi presto
diventerà operativo un provvedimento che servirà nella misura in cui -
avverte Fioroni - le nostre istituzioni scolastiche sapranno recepirlo
e applicarlo".
"C'è
la necessità di essere consapevoli che una comunità educante non deve
perdere nessuno ma non è possibile che chi brucia una scuola o
commetta un atto di violenza venga solo sanzionato e poi subito
recuperato. Non è possibile - ammonisce Fioroni - che una
ragazza stuprata debba cambiare scuola per non essere costretta a
stare nella stessa classe con i suoi stupratori".
A 'Panorama del giorno' Fiorno parla in genrale della crisi della
scuola italiana, sottolineando che per superarla ''serve un percorso
che non può essere frutto di una bacchetta magica.
Serve un ritorno di serietà, che in alcuni anni, spero, riesca ad
invertire la tendenza. Già sta succedendo nelle scuole
elementari dove siamo già intervenuti. Significa fare meno progetti e
più didattica in classe. Partire quindi con una diversa formazione
degli insegnanti: che non sia frutto dell'interesse dei formatori ma
un elemento di innovazione per i docenti".
"La
nostra scuola ha bisogno di tornare ad alcuni elementi di buonsenso.
Con
questo sistema dei 'debiti non recuperabili' in dieci anni abbiamo
diplomato 8 milioni e ottocentomila studenti con lacune gravi e
gravissime - è l'accusa del ministro - Aver ripristinato il
recupero entro settembre, e chi non li recupera deve ripetere l'anno,
credo che sia un segnale per ritornare a una scuola seria, requisito
essenziale per farla essere di qualià'."
Fioroni, infine, ha sottolineato il 'recupero' del sistema scolastico
sul fronte della
preparazione scientifica: "L'attenzione posta nell'ultimo anno
sulle materie scientifiche, sulla necessità di potenziare
l'insegnamento della matematica e delle scienze, ha portato - ha
aggiunto - al raddoppio delle iscrizioni alle facoltà scientifiche. E
questo perché è un progetto condiviso da famiglie, scuola, docenti e
dirigenti. Si è tornati ad avere interesse per queste materie, un
interesse che i nostri ragazzi avevano perso. Un altro strumento è
aver introdotto l'obbligo d'istruzione anche con il potenziamento
dell'insegnamento delle materie scientifiche ritenute astratte e non
utili per la vita ma legate necessariamente ai bisogni e alla
quotidianità dei nostri ragazzi".