Occupazioni studentesche sempre sanzionabili.
da
Tuttoscuola, 20 dicembre 2007
Gli
studenti che occupano le scuole impedendo il normale esercizio
dell’attività didattica possono essere puniti con sanzioni
disciplinari. Ma l’avere partecipato all’occupazione non basta per
giustificare un «6»
in condotta.
Lo ha stabilito il Tar di Catanzaro con una sentenza emessa il 9
novembre scorso (1936).
I giudici amministrativi hanno spiegato che l’occupazione delle
scuole, meglio note come autogestioni, sono comportamenti che possono
integrare reati come l’interruzione di pubblico servizio. E in ogni
caso si qualificano come illeciti amministrativi e disciplinari, come
tali sanzionabili secondo quanto previsto dallo Statuto delle
studentesse e degli studenti.
Ma la partecipazione alle occupazioni, per quanto sia un fatto
riprovevole, non è sufficiente per giustificare l’attribuzione di un
voto basso in condotta. Il voto di condotta, infatti, deve scaturire
dalla valutazione dei comportamenti assunti dall’alunno durante
l’anno.
Fermo restando, però, che eventuali sanzioni disciplinari inflitte
durante l’anno all’alunno interessato concorrono alla formazione del
giudizio di valutazione. Ma da sole non bastano.
Di qui l’annullamento di alcuni «6»
in condotta che erano stati attribuiti ad alcuni alunni di un liceo
calabrese per avere organizzato e partecipato ad una occupazione.