Quote di stranieri in classe? da Tuttoscuola, 22 dicembre 2007
In
alcuni territori del nord la presenza di alunni stranieri è massiccia,
al punto che qualche sindaco, come riportano le cronache, ha pensato
di chiedere al ministro della pubblica istruzione di introdurre quote
di stranieri che non superino il 30% degli iscritti. Nuove iscrizioni di alunni stranieri, soprattutto nella scuola primaria, incidono su questa percentuale e pongono anche problemi di inserimento e di apprendimento a causa soprattutto della mancata conoscenza della lingua italiana. La circolare n. 110/2007 sulle iscrizioni esamina la questione, proponendo criteri di intervento a cominciare dal fatto che l’inserimento in classe di nuovi alunni deve avvenire non in modo automatico secondo l’età anagrafica del ragazzo straniero; ma la questione delle quote resta come problema. Problema falso o vero? L’anno scorso gli studenti stranieri in Italia hanno superato il mezzo milione, e, certamente, in molte classi la quota della loro presenza supera il 50%. Ma quanti di questi sono stranieri anche per la lingua che parlano? Secondo i dati Istat, i figli di stranieri nati recentemente in Italia o arrivati nel nostro Paese a pochi mesi di età sono quasi 160 mila. Si tratta di stranieri di seconda generazione: stranieri per cittadinanza ma non per lingua parlata. Al 1° gennaio 2007 risultavano presenti 110 mila bambini di cittadinanza straniera di età inferiore ai due anni.
Analizzando più da vicino i dati Istat delle
nascite registrate in
Italia dal 1999 al 2005, i nati stranieri sono stati ben 236.000, a
cui possono essere aggiunti almeno altri 110 mila nati tra il 2006 e
il 2007. Parlare di quote di "stranieri" ci sembra un po’ fuori luogo. Stranieri nati in Italia dal 1999 al 2005
Elaborazione Tuttoscuola su dati Istat
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