Per l'accesso all'università
conteranno merito e curriculum.
da
Tuttoscuola, 28 dicembre 2007
Percorsi di orientamento per una scelta consapevole dei corsi di
laurea universitari e valorizzazione della qualità dei risultati
scolastici degli studenti per l'ammissione ai corsi di laurea ad
accesso programmato. Queste le misure sulla scuola e l'Uniersità
adottate oggi dal Consiglio dei Ministri e che entreranno in vigore a
partire dall'anno scolastico 2008/2009. "La svolta di questo
provvedimento si traduce così: ora pagherà il merito, non le furbizie,
e chi studia e sgobba non resterà più fuori gioco per l'accesso alle
facoltà universitarie a numero chiuso", commenta il ministro della
Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni.
"La maturità non sarà più solo un pezzo di carta - continua Fioroni -
ma una porta d'ingresso al proprio futuro e finalmente gli studi delle
superiori avranno un loro peso specifico: non saranno più a
valutazione zero come accadeva fino ad oggi ma garantiranno fino a 25
punti che varranno per l'accesso alle facoltà universitarie a numero
chiuso, e sono proprio i 25 punti che possono fare la differenza tra
chi entra e chi resta fuori. Per la prima volta il curriculum delle
scuole superiori sarà determinante per il proseguimento degli studi
all'università e i quiz universitari - conclude Fioroni - dovranno
tenere conto dei programmi delle superiori. Credo che si possa parlare
di una vera e propria svolta per la scuola superiore".
E' possibile, inoltre, fare ricorso a specifiche convenzioni aperte
alla partecipazione di associazioni, imprese, rappresentanze del mondo
del lavoro e delle professioni che intendono fornire il loro apporto
con proprie risorse tecniche, umane e finanziarie. Per monitorare le
attività svolte in attuazione del decreto e i risultati ottenuti nasce
una Commissione nazionale - con rappresentanza paritetica del
ministero della Pubblica istruzione e del ministero dell'Università e
della ricerca con una rappresentanza territoriale dei Comuni, delle
Province e delle Regioni - che opera in raccordo con l'Istituto
nazionale di valutazione del sistema dell'istruzione (Invalsi) e con
l'Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e
della ricerca (Anvur).