Giù le mani dalle Maestre.
La Stampa del
12/12/2007
Non sarebbero del tutto negativi i risultati
dell’indagine Ocse-Pisa sulle competenze degli studenti italiani: a
rivelarlo è un’analisi di Tuttoscuola, secondo cui nei giorni scorsi
sarebbe stato del tutto trascurato l’ottimo piazzamento (sesto posto
su quaranta paesi analizzati) fatto registrare dagli alunni italiani
di nove anni nelle competenza in lettura.
Dall’indagine condotta in 40 Paesi (cinque anni fa erano 26 i Paesi
partecipanti), l’Italia è risultata sesta, preceduta in Europa
solamente dal Lussemburgo. Per l’Italia il campione ha riguardato
quasi 4 mila alunni di quarta elementare dell’età media di circa nove
anni e mezzo.
Il risultato è contenuto in una ricerca, analoga a quella “Pisa” sui
quindicenni, chiamata “Pirls-Icona” (Progress in International Reading
Literacy Study) ed è stato raggiunto anche grazie alle buone
performance dei ragazzi del Sud: «l’Italia - fa sapere oggi la rivista
on line - ha migliorato le sue performance, grazie anche ai risultati
del Sud e delle Isole pressoché uguali a quelli delle altre aree
italiane dove il Centro e il Nord Est hanno avuto, comunque, le
risultanze migliori».
Secondo Tuttoscuola la trascuratezza dei dati sarebbe ascrivibile ai
mass-media, più attenti alle ombre che alle luci emersi da questo tipo
di indagini: «la stampa nazionale - commentano della redazione diretta
da Vinciguerra- si è soffermata più sui dati Ocse-Pisa che su quelli
Pirls-Icona ».
«I primi - continua la rivista - non molto confortanti, l’hanno fatta
da padrone nelle prime pagine, mentre i secondi, notevolmente
positivi, sono stati un po’ trascurati. Eppure proprio questi ultimi
dati meritano più di una considerazione attenta, a cominciare dal
fatto che la lettura (oggetto dell’indagine) consiste nell’abilità di
capire e usare quelle forme di linguaggio scritto richieste dalla
società e apprezzate dall’individuo».
La ricerca Pirls-Icona ha il duplice obiettivo di valutare i livelli
di comprensione della lettura dei bambini di tutti i paesi
partecipanti: comprendere, in particolare, quali fattori relativi alla
scuola influenzano la capacità di lettura e di comprensione del testo.
«La ricerca, prosecuzione dell’Iea Pirls 2001 -spiega l’Invalsi - fa
parte di un ampio disegno longitudinale che mira a confrontare, nel
tempo, tendenze e mutamenti nell’insegnamento della lettura».