Intervento di Fioroni dopo i risultati
dell'indagine Ocse-Pisa.
Italiani bocciati Corsi di sostegno in italiano e matematica.
Aggiornamento per gli insegnanti
Studenti, un piano di emergenza
«Il 60% ignora perché viene la notte».
Il rapporto sulla qualità delle conoscenze.
Il ministro individua nelle medie l'anello debole della catena
dell'istruzione
G. Ben.
Il Corriere della Sera del
20/12/2007
ROMA — C'è una domanda: perché sulla terra si
alternano giorno e notte? Ci sono quattro possibili risposte. Una, la
Terra ruota intorno al suo asse, è quella giusta. Ma il 60 per cento
dei nostri quindicenni lo ignora. C'è anche un test sul tasso di
cambio: «Il tasso di cambio tra il dollaro di Singapore e il rand del
Sudafrica è di 1 a 4,2... quanti rand valgono 3.000 dollari di
Singapore? ». Basta una moltiplicazione. Ma il 28,5% dei nostri
liceali è in difficoltà. Due prove, tra le tante verifiche
dell'indagine Ocse Pisa che ogni tre anni ci fa retrocedere nella
graduatoria dei sistemi d'istruzione, che hanno indotto il ministro
dell'Istruzione ad elevare il livello di allarme per la nostra scuola,
con una battuta amara che dice tutto: «Quando i nostri ragazzi delle
scuole medie, inferiori e superiori, vengono interrogati in Scienze
l'inquisizione sembra ancora in azione».
Per Viale Trastevere all'origine delle prestazioni non brillanti dei
nostri quindicenni e del gran numero di debiti formativi trascinati
fino alla maturità, c'è un pezzo del percorso scolastico, le medie,
dove si formano e si consolidano dei vuoti che poi nessuno riesce a
colmare o lo fa con grandi difficoltà. Nelle medie, in estrema
sintesi, non ci si renderebbe conto fino in fondo della brutta piega
che prendono i destini scolastici di non pochi ragazzi.
Il ministro Giuseppe Fioroni — che domani parlerà dell'emergenza
educativa nel consiglio dei ministri — ha annunciato un piano
straordinario: corsi di sostegno in italiano e matematica, in
particolare nella prima classe, ma anche attività di aggiornamento per
i prof, perché non è possibile far cadere ogni responsabilità sui
ragazzi e le famiglie. I dati dell'Ocse Pisa sono come un sasso che
cade nello stagno delle cifre ufficiali riguardanti la scuola media,
dove in apparenza tutto sembra andare bene. Alle medie si boccia
sempre meno: dagli anni Sessanta ad oggi la percentuale di respinti è
crollata passando dal 15,7% del 1962 al 3 per cento del 2007. Il 97
per cento degli studenti supera l'esame di stato, anche se il 37,3 per
cento prende appena la sufficienza. Una quadro che sembra
rassicurante. Come spiegare, allora, si chiede Fioroni, la selezione
durissima e la dispersione dei primi due anni delle superiori, dove il
18 per cento degli studenti che passano dal primo al secondo anno
viene bocciato, contro il 3 dei respinti in terza media? Forse la
verità si nasconde in quel 18 per cento di ragazzi «sufficienti».
Giulio Benedetti
Agli ultimi posti in scienze e lettura: peggio di noi greci,
portoghesi, romeni
Tre anni fa avevamo incassato un risultato deludente nell'indagine che
approfondiva la cultura matematica.
Quest'anno il tema di approfondimento sono state le scienze e le
performance dei nostri studenti sono ancora peggiorate. Siamo al
36esimo posto con un punteggio di 475 contro una media Ocse di 500 e
una media Ue di 497. Il 25,3 per cento dei ragazzi si colloca sotto il
livello 2, quello delle competenze di base. Davanti a noi, in vetta
alla classifica, Finlandia (563), Hong Kong (542), Canada (534).
Peggio di noi, nell'Ue, Grecia, Portogallo, Bulgaria e Romania.
L'Italia è 38esima in matematica, con 462 punti, contro una media Ocse
di 498. Ma il 32,8% degli studenti si colloca al livello 2, uno tra i
più bassi. Ai primi posti Taiwan (549), Finlandia (548), Hong Kong
(547), Corea (547). Fanalini di coda, i Paesi del Sud America, la
Grecia, la Turchia.
Non ci salviamo neanche con la lettura: l'Italia ha 469 punti contro i
492 della media Ocse.