Videofonini in classe, basta con il Far West.

da Tuttoscuola, 1/12/2007

 

Chi diffonde immagini con dati personali altrui non autorizzate, tramite Internet o Mms, rischia grosso anche a scuola: multe da 13.000 a 18.000 euro o da 5 a 30.000 euro nei casi più gravi insieme a sanzioni disciplinari che spettano invece alla scuola. Le istituzioni scolastiche autonome hanno inoltre il potere nei regolamenti di istituto di inibire o sottoporre a opportune e determinate cautele l'utilizzo di Mms, di registrazioni audio e video, di fotografie digitali all'interno dei locali scolastici.

Dopo i recenti e sempre più numerosi casi di cronaca che riportavano l'uso errato e a volte anche perverso e macabro di cellulare e videofonini da parte degli alunni di molte scuole italiane, il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni ha diramato a tutti gli istituti una direttiva, elaborata con il parere favorevole del garante della privacy, nella quale si chiarisce l'uso corretto di quelle nuove tecnologie e i rischi derivanti invece da un utilizzo sbagliato.

"La direttiva vuole consentire ai ragazzi di essere correttamente informati sul corretto uso di filmati e foto tramite cellulari e videofonini - ha spiegato Fioroni - non aggiungiamo nessun divieto ma ricordiamo divieti che già esistono: bisogna favorire la libertà di utilizzo da parte dei giovani di tutte le nuove tecnologie, ma questa libertà di utilizzo deve essere responsabile e consapevole senza calpestare il rispetto della dignità delle persone, siano essi studenti o docenti".

Per il presidente dell'Autorità garante della privacy, Francesco Pizzetti, "la circolare è molto importante perché mette al centro il dovere delle scuole di informarsi e informare: è una presa di coscienza che è necessario che la scuola rifletta su questa realtà per aiutare i ragazzi ad usarla meglio. Il senso di tutto - ha concluso - è informare i ragazzi su quello che fanno per renderli più consapevoli".

"Una circolazione incontrollata di filmati, registrazioni audio, fotografie digitali", ha spiegato Fioroni, "può dar luogo a gravi violazioni del diritto alla riservatezza e alla protezione dei dati personali degli interessati, tanto più grave quando riguardi informazioni relative allo stato di salute, alle convinzioni religiose, politiche, sindacali o altri dati sensibili".

INFORMAZIONE E CONSENSO

Il Ministro chiarisce che in tutti i casi trova applicazione il codice per la protezione dei dati personali. In particolare, vengono richiamati gli obblighi di preventiva informazione e di necessaria acquisizione del consenso dell'interessato da parte di chi raccoglie e utilizza questi dati personali mediante i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici.

SANZIONI

L'inosservanza degli obblighi espone gli studenti, o chi compia queste operazioni nelle scuole, alle sanzioni previste dalla legge, fra le quali il pagamento di una multa da 3 a 18 mila euro, ovvero da 5 a 30 mila euro nei casi più gravi.

USO PERSONALE E LIMITI

Resta ovviamente lecito scattare foto, registrare filmati con il proprio cellulare per uso personale (come ad esempio riprendere una lezione del professore a scopo di studio individuale) ma, anche in questi casi, si devono comunque rispettare ulteriori obblighi previsti da altre norme diverse da quelle relative alla privacy. Sulla base della normativa vigente e delle pronunce del Garante, Fioroni ha ribadito che "la raccolta, la comunicazione e l'eventuale diffusione di immagini e suoni all'interno delle scuole deve avere comunque luogo nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali degli interessati, e che l'immagine altrui può essere utilizzata da parte degli studenti esclusivamente nei modi e nei casi consentiti dall'ordinamento".

I POTERI DELLE SCUOLE

La direttiva del ministero pone l'accento sul fatto che le istituzioni scolastiche autonome hanno il potere nei regolamenti di istituto di inibire o sottoporre a opportune e determinate cautele l'utilizzo di mms, di registrazioni audio e video, di fotografie digitali all'interno dei locali della scuola.

LA VIOLAZIONE DELLA PRIVACY + ANCHE UNA INFRAZIONE DISCIPLINARE

Il documento ricorda che per Statuto gli studenti sono titolari del diritto alla riservatezza e hanno il dovere di osservare nei confronti del dirigente scolastico, dei docenti, del personale tutto e dei loro compagni lo stesso rispetto che chiedono per se stessi. L'utilizzo improprio dei videofonini da parte degli studenti, sottolinea quindi la Direttiva, costituisce non solo un trattamento illecito di dati personali, ma anche una grave mancanza sul piano disciplinare. Di qui la necessità che "tali comportamenti siano sanzionati con rigore e severità dai regolamenti di istituto".

PIÙ FORMAZIONE E INFORMAZIONE

Il ministero collaborerà con il Garante per la privacy per promuovere tutte le iniziative necessarie per informare e formare dirigenti scolastici, insegnanti e studenti sui temi della tutela della privacy.