Videofonini in classe, basta con il Far West. da Tuttoscuola, 1/12/2007
Chi diffonde immagini con dati personali
altrui non autorizzate, tramite Internet o Mms, rischia grosso anche a
scuola: multe da 13.000 a 18.000 euro o da 5 a 30.000 euro nei casi
più gravi insieme a sanzioni disciplinari che spettano invece alla
scuola. Le istituzioni scolastiche autonome hanno inoltre il potere
nei regolamenti di istituto di inibire o sottoporre a opportune e
determinate cautele l'utilizzo di Mms, di registrazioni audio e video,
di fotografie digitali all'interno dei locali scolastici.
Il Ministro chiarisce che in tutti i casi
trova applicazione il codice per la protezione dei dati personali. In
particolare, vengono richiamati gli obblighi di preventiva
informazione e di necessaria acquisizione del consenso
dell'interessato da parte di chi raccoglie e utilizza questi dati
personali mediante i telefoni cellulari e gli altri dispositivi
elettronici.
L'inosservanza degli obblighi espone gli
studenti, o chi compia queste operazioni nelle scuole, alle sanzioni
previste dalla legge, fra le quali il pagamento di una multa da 3 a 18
mila euro, ovvero da 5 a 30 mila euro nei casi più gravi.
Resta ovviamente lecito scattare foto,
registrare filmati con il proprio cellulare per uso personale (come ad
esempio riprendere una lezione del professore a scopo di studio
individuale) ma, anche in questi casi, si devono comunque rispettare
ulteriori obblighi previsti da altre norme diverse da quelle relative
alla privacy. Sulla base della normativa vigente e delle pronunce del
Garante, Fioroni ha ribadito che "la raccolta, la comunicazione e
l'eventuale diffusione di immagini e suoni all'interno delle scuole
deve avere comunque luogo nel rispetto dei diritti e delle libertà
fondamentali degli interessati, e che l'immagine altrui può essere
utilizzata da parte degli studenti esclusivamente nei modi e nei casi
consentiti dall'ordinamento".
La direttiva del ministero pone l'accento
sul fatto che le istituzioni scolastiche autonome hanno il potere nei
regolamenti di istituto di inibire o sottoporre a opportune e
determinate cautele l'utilizzo di mms, di registrazioni audio e video,
di fotografie digitali all'interno dei locali della scuola.
Il documento ricorda che per Statuto gli
studenti sono titolari del diritto alla riservatezza e hanno il dovere
di osservare nei confronti del dirigente scolastico, dei docenti, del
personale tutto e dei loro compagni lo stesso rispetto che chiedono
per se stessi. L'utilizzo improprio dei videofonini da parte degli
studenti, sottolinea quindi la Direttiva, costituisce non solo un
trattamento illecito di dati personali, ma anche una grave mancanza
sul piano disciplinare. Di qui la necessità che "tali comportamenti
siano sanzionati con rigore e severità dai regolamenti di istituto".
Il ministero collaborerà con il Garante
per la privacy per promuovere tutte le iniziative necessarie per
informare e formare dirigenti scolastici, insegnanti e studenti sui
temi della tutela della privacy. |