70 chiamte al giorno
al numero verde anti-bullismo.

La Stampa del 13/12/2007

 

ROMA
Il numero verde anti-bullismo istituito dal ministero della Pubblica Istruzione ha registrato 70 chiamate al giorno fra febbraio e novembre di quest’anno. In 10 mesi sono giunte 12.874 chiamate non solo da parte degli studenti che sono il 13,4%, per lo più ragazzi fra i 15 e 16 anni, ma anche genitori, il 36,1% e gli insegnanti il 21,2%. Il numero verde è stato istituito per l’ascolto, la consulenza e la prevenzione del bullismo. Il 53,1% delle chiamate ha chiesto soprattutto qualche consiglio per come affrontare il fenomeno mentre l’8,9% ha chiesto semplicemente di essere ascoltato.

Da una indagine istituita dal ministero della Pubblica Istruzione su un campione di 11mila alunni per primo ciclo di istruzione è emerso che il 95% degli studenti si trova bene tra loro e l’85% trova che i compagni che si comportano correttamente nei loro confronti. Ma l’indagine ha rilevato anche che 3/4 dei ragazzi, ovvero il 74% ha assistito almeno un volta ad episodi di prepotenza da parte dei compagni. Gli atti di bullismo denunciati al numero verde del ministero si riferiscono per il 40% alle violenze fisiche.

«Questi dati ci fanno vedere che esiste una emergenza educativa nella nostra società - ha detto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni - è un problema che coinvolge la scuola, la famiglia e anche i mezzi di comunicazione. Quando la prepotenza diventa elemento da emulare e il carnefice diventa sempre l’eroe, è chiaro che il problema va affrontato con uno sforzo complessivo che coinvolga tutta la società».

Il ministro questa mattina nel presentare i dati della campagna anti-bullismo ha firmato anche una dichiarazione di intenti con le compagnie di telefonia mobile Telecom Italia, Wind, Vodafone e Tre Italia. Questo progetto intende studiare un percorso educativo per un corretto uso dei telefonini cellulari a scuola e per la diffusione di una maggiore conoscenza delle regole della privacy a tutela dei minori. Il ministero della Pubblica Istruzione e le compagnie telefoniche avvieranno una campagna di comunicazione, promuoveranno collaborazioni e progetti comuni per sensibilizzare sui rischi che derivano dall’utilizzo scorretto dei cellulari.