I compensi bassi per gli esami fanno prevedere una fuga dei docenti di ruolo.
A giorni il decreto

I precari salveranno la maturità.

Fioroni recluta i supplenti in qualità di commissari esterni

da Italia Oggi del 26/4/2007

 

Compensi troppo bassi indurranno probabilmente molti docenti di ruolo a disertare i prossimi esami di stato. Sopra tutto se convocati per fare i commissari esterni, con indennità che saranno più basse di quelle percepite cinque anni fa. Che la maturità 2007, con il ritorno del professori esterni nelle commissione giudicante, sia a rischio è paventato dalla stessa amministrazione scolastica. Che si è attrezzata: i precari che hanno avuto contratti di supplenza sono tenuti a presentare domanda per fare anche gli esami di stato, pronti a sostituire i prof di ruolo rinunciatari. In questi giorni il dicastero di viale Trastevere sta concordano con quello dell'economia i compensi per chi sarà impegnano nella maturità 2007. Il decreto dovrà essere varato a giorni. E i conti non tornano, perché quei 138 milioni di euro stanziati all'inizio dell'anno per pagare i docenti sono insufficienti a garantire agli interni le stesse competenze dell'anno scorso e agli esterni quelli percepite cinque anni fa. Anche perché di commissioni dovranno essere costituite12.274, 274 in più rispetto a quelle che la relazione tecnica allegata alla legge sui nuovi esami prevedeva. E così, il dicastero si sta attrezzando contro la prevedibile fuga dalla maturità, sopratutto da parte di quei docenti di ruolo che saranno chiamati a spostarsi di città. Al ministero c'è ancora chi ricorda quanto avveniva prima che Letizia Moratti decidesse di far fare la maturità solo ai prof interni alla stessa scuola: certificati medici a valanga, a pochi giorni dall'inizio delle prove. Allora saranno ancora una volta i precari a doverci mettere una pezza,ad evitare insomma che possano esserci esami sospesi perché la commissione (3 interni e e esterni) non è al completo. Il ministero ha infatti chiesto ai direttori scolastici regionali, e questi a cascata ai dirigenti scolastici, di pretendere che tutti i supplenti presentino la domanda per essere utilizzati come commissari. L'appoggio normativo è offerto da una circolare, la numero 20 del 2007: ´Sono obbligati a presentare la domanda.... i docenti, ivi compresi i docenti tecnico pratici con insegnamento autonomo e quelli con insegnamento in compresenza di cui all'art. 5 della legge 3.5.1999, n. 124 e gli insegnanti di arte applicata, con rapporto di lavoro a tempo determinato, fino al termine dell'anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche, in servizio in istituti statali d'istruzione secondaria superiore, che insegnano, nelle classi terminali e non terminali, discipline rientranti nei programmi di insegnamento dell'ultimo anno dei corsi di studio, ovvero materie riconducibili alle classi di concorso afferenti alle discipline assegnate ai commissari esterni, in possesso della specifica abilitazione all'insegnamento o idoneità di cui alla legge n.124/1999 ovvero o di titolo di studio valido per l'ammissione ai concorsi per l'accesso ai ruoli'. Chi ha quindi un contratto in scadenza per la fine delle lezioni dovrà fare domanda e poi stare ad aspettare cosa succede. A decidere la chiamata, infatti, è il direttore regionale. Nel caso in cui dovessero essere convocati, i precari avranno diritto a un contratto per una supplenza breve, pari alla sola durata degli esami. Che non dà diritto, tra l'altro, alla retribuzione professionale, pari a circa il 15% dello stipendio base.