In organico di fatto
verranno restituiti i posti tagliati?

da Tuttoscuola, 4/4/2007

 

La favorevole congiuntura di cassa, con le insperate entrate del Tesoro legate al maggior gettito fiscale, potrebbe aprire nuovi orizzonti per la scuola, anche se non sarà facile, in caso affermativo, scegliere le priorità di intervento tra almeno tre emergenze: aumenti contrattuali, maggiori risorse finanziarie alle scuole, rinforzo degli organici del personale. Su quest’ultima ipotesi - l’attenuazione dei tagli di organico con parziale restituzione in organico di fatto di posti - il viceministro Bastico ha già assunto qualche impegno, dopo le numerose sollecitazioni venute dalla regione emiliana nella quale fino allo scorso anno è stata assessore. "Abbiamo deciso che i posti che riusciremo a recuperare nell’organico di fatto, da una base di partenza di circa 700 docenti in più a livello nazionale, saranno distribuiti con due priorità: la scuola dell’infanzia, come l'anno scorso, e il tempo pieno, la novità di quest’anno. Due paletti ben piantati: dare la precedenza a due percorsi educativi essenziali, ma non sempre garantiti". 700 posti "restituiti", tanto per cominciare: il 10% circa di quelli tagliati in organico di diritto. Il viceministro parla di "base di partenza", lasciando intendere che potrebbe esserci di più in questo assestamento di fatto dell’organico. E potrebbero esserci anche molte altre richieste in più da parte di scuole e sindacati (per organici delle superiori, per esempio). "Tutto in un colpo non ce la possiamo fare, ma è la nostra prospettiva futura. Intanto cercheremo di garantire più posti, la priorità l’abbiamo fissata. Non scateniamo una guerra tra poveri. Quello che ora chiedo alle Regioni e agli enti locali, e c’è stato un incontro a Roma proprio su questo, sono proposte già selezionate sulle carenze di organico. Numeri certi. Sulla base del fabbisogno apriremo la trattativa e faremo il possibile". Padoa-Schioppa permettendo, s’intende.