Esami di Stato.
Per i compensi la coperta è corta.
da
Tuttoscuola, 24/4/2007
138 milioni di euro per pagare presidenti e
commissari degli esami di Stato. Nemmeno un centesimo di più. Queste
sono le risorse fissate dalla legge e oltre non si può andare.
E’ quanto emerso in un incontro che si è tenuto oggi presso il
Ministero della pubblica istruzione, tra i rappresentanti
dell’amministrazione e dei sindacati della scuola. I compensi saranno
attributi per decreto e non per contratto. La legge sugli esami di
Stato, infatti, prevede per quest’anno una deroga all’obbligo di
contrattualizzare previsto per le retribuzioni dei dipendenti
pubblici.
La deroga, che è stata introdotta per accelerare i tempi di
attribuzione dei compensi, potrebbe tradursi in un peggioramento delle
condizioni retributive dei diretti interessati. Le risorse a
disposizione, infatti, sono insufficienti per coprire tutte le
necessità.
Le possibilità emerse nell’incontro di oggi sono essenzialmente due: o
si mette mano al compenso dei commissari interni, riducendolo da 560
euro a 500 euro oppure bisognerà ridurre gli importi delle trasferte.
Ed è proprio su questa ultima ipotesi che i tecnici di viale
Trastevere stanno lavorando. Anche perché le Organizzazioni sindacali
si sono schierate apertamente contro la possibilità di ridurre i
compensi rispetto a quanto attribuito lo scorso anno.