L’Europa compie 50 anni/1. da Tuttoscuola, 1/4/2007
"La ricchezza dell’Europa risiede nella conoscenza e nelle competenze dei suoi cittadini". Questa affermazione è contenuta nel documento apprestato dalla presidenza tedesca ("Dichiarazione di Berlino"), e approvato dal Consiglio Europeo, del quale fanno parte i capi di Stato e di governo, in occasione della celebrazione del cinquantesimo anniversario del Trattato di Roma, istitutivo della Comunità Economica Europea, progenitrice dell’attuale Unione Europea a 27.
E’ ormai da almeno 15 anni, dalla pubblicazione
del "Rapporto Delors" (1992), che l’investimento nelle risorse umane
viene considerato come la principale leva per lo sviluppo economico e
civile dell’Europa comunitaria, cresciuta nel frattempo dai 6 Stati
fondatori (1957) ai 12 del Trattato di Maastricht (1993) fino ai 27 di
quest’anno. Per raggiungere questo risultato furono definiti una serie di obiettivi qualitativi e quantitativi da realizzare entro il 2010, tra i quali quello di far scendere il tasso di dispersione medio europeo dal 19 al 10% (ma nel 2005 la percentuale era ancora al 16%), quello di portare la fascia più bassa di comprensione della lettura per i quindicenni dal 20 al 12% e quello di portare la percentuale dei diplomati nel segmento 18-24 anni dal 76 all’85% (nel 2005 era cresciuta solo di due punti).
Su questi obiettivi, e malgrado qualche ritardo,
si può dire che qualche passo avanti l’Europa l’abbia fatto, e con
essa anche l’Italia, ma di certo, al di là dei dati riguardanti le
fasce deboli della popolazione scolastica, la partita della
competizione a livello planetario resta apertissima sui fronti della
qualità della formazione, dell’innovazione e dell’eccellenza. |