Fioroni sul bullismo difende la scuola. E il ministro attacca i media. Giovanni Scancarello da Italia Oggi del 3/4/2007
Fioroni sul bullismo difende la scuola. E
accusa: è oggetto di delegittimazione pubblica. Il ministro della
pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, non ci sta: la scuola funziona
e a tenerla in vita è l'eccellenza che però non fa notizia. Ne sono
convinti anche gli studenti intervenuti alla conferenza stampa
organizzata giovedì scorso al ministero della pubblica istruzione sul
tema del bullismo. Passata la buriana, colti i primi frutti degli
interventi antibullismo, il ministero rilancia: stiamo investendo per
contrastare il problema ma adesso anche le famiglie si assumano le
proprie responsabilità, sottoscrivendo insieme ai docenti il patto di
corresponsabilità sociale di cui si parla nella direttiva
spegni-cellulari. Ma se il fenomeno del bullismo, con la sua
manifestazione sempre più precoce, come dimostrano i dati delle
ricerche, e come sottolinea Giuseppe De Rita, segretario generale del
Censis, pone una questione di definizione più antropologica che
sociologica del problema, la responsabilità della crisi si allarga a
una pluralità di soggetti oltre la scuola, famiglie e mass media e
internet in testa. L'amministrazione ha reagito all'emergenza con
l'attivazione del numero verde e degli osservatori regionali (costati
1 mln e 800 mila euro) che, oltre a raccogliere dati sul fenomeno e
intervenire direttamente sulle criticità, offrono soprattutto ai
dirigenti scolastici, come sottolinea Francesco De Sanctis, direttore
generale del Piemonte, quella spalla istituzionale di cui essi hanno
maggior bisogno nei momenti di crisi. Adesso però c'è bisogno che la
società faccia quadrato intorno alla scuola, sostiene Fioroni, che
rilancia annunciando a breve l'avvio di una campagna pro-scuola,
rivolta a mostrarne l'eccellenza che, secondo il ministro, è
prevalente nel sistema. |