Dal Cds l'ok al regolamento attuativo della
Finanziaria che ha elevato l'etą a 16 anni.
La Moratti non va in soffitta.
Restano in vigore i percorsi formativi della
riforma
da ItaliaOggi del
15/8/2007
Il nuovo obbligo scolastico, elevato a 16 anni
dalla Finanziaria 2007, non manda in soffitta i percorsi sperimentali
di istruzione e formazione professionale individuati dal decreto di
attuazione della riforma Moratti. La precisazione č contenuta nel
regolamento attuativo della manovra di bilancio (comma 622 della legge
296/2006) che il ministero dell'istruzione ha sottoposto all'esame del
Consiglio di stato. Ricevendo l'ok da palazzo Spada. Nell'adunanza
dello scorso 23 luglio, infatti, la sezione consultiva per gli atti
normativi (n. 2822/2007) ha dato parere favorevole al provvedimento.
Resta dunque confermato che, in attesa della completa messa a regime
del nuovo obbligo di istruzione, elevato da 15 a 16 anni, restano in
vigore i percorsi sperimentali di istruzione e formazione
professionale individuati dal precedente inquilino di viale Trastevere
e attuale sindaco di Milano, Letizia Moratti.
Il regolamento promosso dal Consiglio di stato contiene un documento
tecnico con due allegati in cui sono indicati i saperi, articolati in
conoscenze e abilitą-capacitą, e le competenze relative ai settori
linguistico, matematico, scientifico-tecnologico e storico-sociale.
Le indicazioni contenute nel documento, si legge nel parere di palazzo
Spada, «hanno carattere sperimentale nella prima fase di attuazione
dell'obbligo di istruzione relativa agli anni 2007/2008 e 2008/2009».
«Tale carattere di temporanea sperimentazione», proseguono i giudici
del Consiglio di stato, «si connette alla definizione del quadro
ordinamentale dell'istruzione secondaria superiore che entrerą in
vigore dall'anno scolastico 2009/2010», secondo quanto disposto dal
decreto legge n. 7/2007.
Il regolamento del ministero guidato da Giuseppe Fioroni si compone di
sei articoli.
Nel primo si sancisce che l'istruzione obbligatoria č impartita per
almeno 10 anni e si realizza, in prima attuazione, per gli anni
scolastici 2007/2008 e 2008/2009 anche con riferimento ai percorsi
sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al comma
624 della Finanziaria.
Il secondo e terzo articolo contengono rispettivamente le norme
sull'acquisizione di saperi e competenze e gli interventi a sostegno
dell'adempimento dell'obbligo.
L'articolo 4 riguarda la certificazione dell'assolvimento dell'obbligo
di istruzione. Si tratta, precisa la norma, di una certificazione
volontaria, fermo restando l'obbligo del rilascio nei confronti degli
alunni che siano diventati maggiorenni.
L'articolo 5 contiene le linee guida, ossia le misure che il ministero
dell'istruzione adotterą per orientare alunni e docenti sulle aree di
insegnamento previste dall'articolo 2.
L'ultima norma dello schema di regolamento fa salve le competenze in
materia di istruzione delle regioni a statuto speciale e delle
province autonome.