Fioroni a Rimini,
è polemica sui finanziamenti alle private.
a cura di Giuliano Adaglio, La Stampa del
29/8/2007
L'intervento del ministro della Pubblica
Istruzione Giuseppe Fioroni al Meeting di Rimini ha riacceso la
polemica riguardante i finanziamenti alle scuole cosiddette
"paritarie".
Queste ultime, come precisato da un decreto reso pubblico dal
ministero l'8 agosto scorso, godranno di una diversa considerazione
rispetto a quanto avvenuto sinora: se infatti, fino all'anno scorso, i
finanziamenti alle paritarie riguardavano solamente le scuole per
l'infanzia e le primarie, d'ora in avanti anche le scuole secondarie
(i licei, gli istituti tecnici) potranno beneficiare di bonus statali,
sempre dopo aver dimostrato di essere enti "senza fini di lucro".
Fioroni ha sottolineato come il decreto rappresenti il il primo passo
di «un percorso, con la Costituzione, che prevede la libertà nella
scuola e della scuola, un percorso che è stato rafforzato dalla legge
sulla parità scolastica e dal nuovo metodo di ripartizione delle
risorse approvato dal Parlamento».
La legge cui il Ministro fa riferimento, la cosiddetta "Legge per la
parità scolastica" (n. 62/2000), sanciva la parificazione delle scuole
pubbliche e private da un punto di vista giuridico, mentre restava
aperto il contenzioso riguardante l'aspetto economico: la decisione di
Fioroni di assegnare un cospicuo finanziamento alle scuole paritarie
di secondo grado rappresenta un ulteriore (e per certi versi inatteso)
passo verso l'equiparazione di scuola pubblica e privata.
Com'era prevedibile le reazioni del mondo politico e sindacale sono
state contrastanti. Cattolici e moderati esprimono grande
soddisfazione: secondo Giorgio Vittadini, presidente della fondazione
per la sussidiarietà, si tratta di un «passaggio storico, una linea
Maginot per l'Italia». Gli fa eco il presidente della Regione
Lombardia, Roberto Formigoni, che reputa la decisione di Fioroni «un
atto di vero riformismo, che contrasta la deriva massimalista del
Governo Prodi».
Durissimi, per contro, i commenti del segretario della Flc-Cgil Enrico
Panini: «La sintesi delle dichiarazioni che il ministro Fioroni ha
rilasciato al meeting di Comunione e Liberazione lascia esterrefatti.
Non solo vengono messe loro a disposizione consistenti risorse
economiche, recuperando i tagli preannunciati dal precedente governo,
ma si estende per la prima volta il finanziamento anche alla scuola
superiore». Il tutto, continua Panini, «mentre le scuole statali
continuano a vivere in mezzo a mille difficoltà».
Sulla stessa lunghezza d'onda Alba Sasso, responsabile scuola di
Sinistra democratica e vicepresidente della Commissione cultura della
camera: «Il decreto Fioroni ignora totalmente oltre che la
Costituzione anche la legge 27 del febbraio 2006 con la quale la
Moratti aveva dato attuazione all'abrogazione delle scuole parificate,
pareggiate e legalmente riconosciute prevista dalla legge di parità.
Così, mentre nella scuola statale continuano i tagli e la riduzione
del personale, persino degli insegnanti di sostegno, per la scuola
cattolica non valgono nemmeno i parametri del rapporto alunni
insegnanti previsti dalla legge finanziaria, visto che ricevono
finanziamenti, anche in presenza di classi con otto alunni».