Uffici semideserti per le ferie.
Ma intanto crescono gli adempimenti in vista del nuovo anno.
Segreterie scolastiche alla paralisi.
Devono anche inserire i prof nelle graduatorie a
esaurimento
da ItaliaOggi del
21/8/2007
Le segreterie delle scuole rischiano la
paralisi.
In questi giorni è ripresa l'attività amministrativa, anche se molti
dipendenti sono ancora in ferie, e le istituzioni scolastiche devono
provvedere, novità assoluta rispetto allo scorso anno, anche
all'inserimento dei dati dei docenti nelle graduatorie a
esaurimento. Che in precedenza venivano elaborati direttamente dagli
uffici scolastici provinciali. Il tutto a due settimane dall'inizio
dell'anno scolastico e, soprattutto, in un periodo in cui gli uffici
sono semideserti, perché gli impiegati vanno ancora in ferie. Con il
risultato che si rischia la paralisi. O, in alternativa, la mancata
compilazione delle graduatorie d'istituto. Per cercare di limitare i
danni il ministero della pubblica istruzione ha inviato una nota ai
direttori regionali raccomandando almeno la compilazione delle
graduatorie di prima fascia (prot. 15974/2007). In buona sostanza,
l'amministrazione centrale si è resa conto della impossibilità, per
le scuole, di fare fronte agli adempimenti. E quindi ha suggerito di
mettere mano almeno agli elenchi in cui devono essere inseriti i
docenti già inclusi nelle graduatorie provinciali a esaurimento.
In assenza di questo adempimento si potrebbero verificare situazioni
paradossali. La mancata compilazione dei nuovi elenchi
comporterebbe, infatti, la proroga della vigenza delle graduatorie
dell'anno scorso. E ciò potrebbe rendere impossibile l'applicazione
delle nuove norme che dispongono la possibilità di scegliere solo 20
scuole, al posto delle 30 precedentemente previste, ai fini
dell'inserimento nelle graduatorie. E i vecchi elenchi rimarrebbero
comunque in vigore, fino a quando non verranno varate le nuove
graduatorie d'istituto. A rendere la situazione ancora più
ingarbugliata potrebbero intervenire i tempi diversi con in quali i
vari uffici periferici provvederanno alla pubblicazione delle
graduatorie. Si potrebbero verificare casi in cui un docente
trasferito in un'altra provincia, potrebbe ottenere un incarico
nella provincia di precedente inserimento (in ritardo con la
compilazione delle graduatorie) e, contemporaneamente, potrebbe
essere convocato anche nella provincia di nuovo inserimento. Specie
se in quest'ultima i tempi di pubblicazione dei nuovi elenchi
dovessero rivelarsi più celeri. In buona sostanza, si potrebbe
verificare il caso della vigenza contemporanea di elenchi vecchi e
nuovi, con conseguente inserimento di eventuali aspiranti (già
trasferiti) in graduatorie di 50 scuole: 30 scuole nella provincia
di precedente inserimento e 20 nella provincia di trasferimento.
E c'è un ulteriore elemento di preoccupazione che va considerato: le
graduatorie di strumento musicale.
Questa particolare tipologia di insegnamento, infatti, a causa di
ritardi nella formazione della disciplina sul reclutamento, è
caratterizzata da una scarsa presenza di docenti abilitati.
Ciò comporta che i docenti da destinare a incarichi a tempo
determinato vengano tratti prevalentemente dalla graduatorie
d'istituto di III fascia. E siccome la III fascia viene compilata in
ultimo dalle scuole, il rischio è che si utilizzino i vecchi elenchi
per le nomine dal1° settembre. E poi, ad anno scolastico inoltrato,
si proceda al licenziamento dei docenti in carica e all'assunzione
degli aventi titolo. Il tutto con grave nocumento della continuità
didattica.
A rendere la situazione ancora più complicata ci si mette anche la
particolare procedura prevista per la compilazione delle graduatorie
dei docenti di strumento musicale. La normativa prevede, infatti,
che le scuole provvedano alla valutazione dei titoli normali. Mentre
la più complessa valutazione dei titoli artistici viene effettuata
da una commissione di tecnici che si insedia presso l'ufficio
scolastico provinciale. E ad aumentare il clima di incertezza si
aggiungono anche i tagli alle nuove scuole a indirizzo musicale che
sono stati operati di recente, in organico di fatto, dagli uffici
scolastici regionali, per rientrare nei parametri fissati dalla
Finanziaria di quest'anno.