Bastico contro l’USR Emilia-Romagna:
gonfia i dati.

da Tuttoscuola, 11/8/2007

 

Sull’organico di fatto, rispetto al 2006, ci saranno nel prossimo anno scolastico in Emilia-Romagna 340 docenti in più. Quindi le notizie sui tagli di organico in questa regione sono una "leggenda", fatta circolare "in modo illegittimo" dai dirigenti dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Questo pesante rilievo, quasi un’accusa di boicottaggio, viene mosso dal viceministro Bastico alla dirigenza dell’USR in una intervista rilasciata alla edizione bolognese dell’Unità, pubblicata con notevole evidenza il giorno 11 agosto 2007.

Secondo il viceministro "i 1250 insegnanti indicati come fabbisogno aggiuntivo" sono stati calcolati "mettendo insieme tutti i bisogni possibili, senza limiti", e corrispondono non a un bisogno reale ma al "mondo dei desideri possibili". La colpa dei dirigenti dell’USR (ma nel mirino, secondo l’Unità, "c’è innanzitutto il direttore generale dell’USR Luigi Catalano") è quella di aver "trasformato dei desideri in numeri possibili" (i citati 1250 insegnanti), considerando come taglio ogni scostamento da quella cifra. Mentre invece si sarebbe dovuto "rispondere al meglio ai bisogni, a partire da risorse date".

Non passa inosservata la puntigliosità con la quale la Bastico (che è stata nella scorsa legislatura assessore all’istruzione proprio in Emilia-Romagna) sottolinea il miglior trattamento riservato alla sua regione di provenienza rispetto ad altre regioni come la Lombardia e il Veneto. Una puntigliosità che giova certo alla sua popolarità in sede locale, ma che la espone anche al rischio di non apparire equanime e imparziale nell’azione svolta a livello nazionale.