Ogni anno quei tetti vengono sistematicamente sforati.
Libri di testo: Sandra Cari da ItaliaOggi del 21/8/2007
Ogni anno il ministero della pubblica istruzione
mette nero su bianco il limite massimo di spesa per il corredo dei
libri scolastici. Ogni anno quei tetti vengono sistematicamente
sforati, con denunce di fuoco da parte delle associazioni dei
consumatori, repliche degli editori e la difesa della scuola. Anche
in questa fine agosto, in vista del nuovo anno scolastico, la scena
si ripete. E così si scopre, da una ricerca (reperibile su
www.altroconsumo.it) condotta da Altroconsumo su un campione di 55
scuole medie di Milano, Napoli e Roma, per un totale di 355 classi,
che le famiglie si troveranno a settembre a sborsare anche un
massimo di 394 euro a Napoli, 334 a Roma, e 316 a Milano per i testi
scolastici della prima classe delle medie dei figli, a fronte di un
tetto di spesa che il ministro della pubblica istruzione, Beppe
Fioroni, aveva indicato in 280 euro. A Napoli il dato sulla spesa
media per la dotazione libraria supera il tetto ministeriale: quasi
300 euro contro i circa 275 di Milano e Roma. Maglia nera ai 394
euro della sezione D della scuola Giovanni Falcone del capoluogo
campano. In totale sfora il 44% delle 355 classi considerate. A
Napoli la percentuale sale al 65%. «Se i consigli di istituto
ignorano i tetti ministeriali nelle scelte dei testi da adottare,
salta il meccanismo virtuoso che dovrebbe contenere la spesa per le
famiglie», accusa Altroconsumo, che nel calcolare la spesa della
dotazione libraria ha sommato i prezzi dei libri adottati, dal
collegio dei docenti, esclusi i dizionari e i testi consigliati per
i quali non è obbligatorio l'acquisto. «Il ministro deve
intervenire», chiede l'associazione. Pronta la risposta del
ministero della pubblica istruzione. «Abbiamo dei controlli in corso
svolti dai direttori scolastici regionali per verificare i casi
critici già segnalati a fine luglio», spiega il direttore degli
ordinamenti scolastici del dicastero di viale Trastevere, Mario
Dutto. |