Valutazioni. Università, Anvur in difficoltà. Benedetta P.Pacelli da ItaliaOggi del 9/8/2007
Una strada irta di ostacoli per l'Agenzia
nazionale di valutazione del sistema universitario. Ma anche
caratterizzata dalla volontà di superarli uno ad uno per renderla
finalmente operativa, come promesso dalla stesso ministro
dell'università Fabio Mussi, dall'inizio del prossimo anno. E ora
l'ultimo ostacolo che i tecnici del dicastero di piazzale Kennedy
hanno dovuto superare, sono state i rilievi del consiglio di stato,
che in un parere interlocutorio del 21 maggio 2007, ha espresso le sue
perplessità. Il testo del decreto istitutivo dell'Anvur presenta
secondo i giudici di Palazzo Spada, «notevoli scostamenti
dall'ordinamento generale delle agenzie, così come strutturato
dall'articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 3002».
Secondo il Consiglio di stato quindi ha quasi più l'aspetto di un'authority
che di un'agenzia, da cui si differenzia «sia dal punto di vista
strutturale, sia per quanto riguarda l'adozione dello statuto che
dell'organizzazione interna». Non è del tutto così, è la risposta da
parte ministeriale, e comunque la scelta effettuata è stata spiegata
in una memoria che Mussi ha inviato agli stessi giudici di stato. Che,
puntualizzano anche su un altro aspetto relativo alla mancata
consultazione da parte dei ministeri di cui è prescritto il parere.
«Appare necessario», si legge infatti nel parere interlocutorio,
«acquisire il parere del ministero dell'economia e delle finanze,
quanto meno per gli aspetti inerenti l'uso delle risorse finanziarie e
la copertura dei relativi capitoli di spesa». Tutto questo, ribattono
ancora dall'università, è stato fatto, anche se forse non in maniera
ufficiale. Mentre per il presidente della sezione consultiva è
indispensabile acquisire anche il punto di vista della presidenza del
consiglio dei ministri, nonché l'avviso del ministero per i beni e le
attività culturali e del ministero delle riforme e delle innovazioni
nella pubblica amministrazione. Infine la sezione consultiva del
Consiglio di stato affronta un ulteriore aspetto relativo alla
struttura degli uffici. Rispetto a questo punto, invitano infatti il
ministero dell'università a fornire «ulteriori chiarimenti sulla
metodica organizzativa e sulle peculiari ragioni che hanno consigliato
la previsione di tre dirigenti generali rispetto ad un organico di
venti dipendenti». Cosa che a quanto trapela da fonti ministeriali
sarà modificato. Dopo la memoria reinviata al Consiglio di stato ora
si aspetta il parere definitivo, atteso per settembre. |