Calendario 'turistico':
non cambia così tanto.
da
Tuttoscuola, 13/8/2007
Qualcuno ha parlato di "vera rivoluzione"
per il calendario scolastico del prossimo anno 2008-2009, ma a ben
vedere, e almeno per una parte consistente delle scuole, non
cambierebbe gran che.
I cambiamenti, annunciati dal vicepresidente Francesco Rutelli in
occasione di una conferenza sul turismo svoltasi a Trieste, sono stati
confermati dal ministro Fioroni. In pratica, fermi restando gli
"almeno 200 giorni di lezione" previsti dalle norme vigenti, si
tratterebbe di anticipare l’inizio delle attività scolastiche ai primi
di settembre (cosa che molte scuole fanno già, avvalendosi della
normativa sull’autonomia organizzativa), di prolungare di qualche
giorno le vacanze di Pasqua, e di introdurre una settimana di vacanze
a metà febbraio, in corrispondenza del Carnevale (e della settimana
bianca, che di fatto già ora svuota molte classi...). La fine delle
lezioni resterebbe invariata, anche per non spostare in avanti gli
esami di Stato, che già si svolgono in un clima divenuto in questi
ultimi anni sempre più torrido.
Un gruppo di lavoro Stato-Regioni sta preparando la proposta di nuovo
calendario, che sarà sottoposta alla Conferenza Stato-Regioni, dato
che queste ultime hanno competenza esclusiva sul calendario
scolastico. L’idea sarebbe quella di fissare l’inizio delle lezioni a
partire dal 5 settembre 2008, ma la data non potrebbe essere imposta
formalmente né alle Regioni (ciascuna delle quali continuerà a
deliberare sul calendario annuale) né alle singole scuole, che con
delibera dei Consigli di Istituto potrebbero comunque decidere una
data d’inizio diversa. A meno di un improbabile revival neocentralista,
a scapito di due autonomie costituzionalmente protette: quella delle
Regioni e quella delle scuole.