Verso il nuovo anno scolastico.

Sui banchi a settembre
oltre ottomila studenti in più,
duemila saranno stranieri.

di Daniela Pierobon da Il Gazzettino di Venezia del 4/8/2007

 

Venezia
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Saranno gli alunni diversamente abili i più penalizzati e gli insegnanti di sostegno a subire i tagli più consistenti a inizio anno scolastico. A patire sarà proprio la fetta più delicata (e anche numerosa, dal momento che sono 12.041 gli alunni certificati a diverso titolo in Veneto) dell'intero mondo studentesco e dei relativi docenti. Nonostante lo sforzo effettuato dal dirigente scolastico Carmela Palumbo per confermare il numero di insegnanti dello scorso anno scolastico, i dati comunicati giovedì sugli organici di fatto (ossia le liste stilate a seguito delle iscrizioni effettuate a marzo e dei successivi aggiustamenti dopo il passaggio di studenti da una scuola all'altra) non sono piaciuti a Gilda degli insegnanti.

«La Palumbo è riuscita a mantenere l'organico di fatto dello scorso anno - ha spiegato Fabio Barina , coordinatore provinciale Gilda degli insegnanti di Venezia - Ma in realtà il taglio c'è lo stesso». Il fatto che il provveditorato abbia mantenuto inalterate le nomine dei docenti non è sufficiente a far fronte all'aumento cospicuo del numero dei ragazzi. Sono 6.476 gli alunni in più in tutto il Veneto che inizieranno la scuola a settembre; a questi si devono aggiungere i circa 2mila stranieri che, secondo una media tendenziale degli ultimi anni, si siederanno nei banchi intorno a ottobre/novembre. Di fatto, quindi, il taglio esiste; o quantomeno la crescita degli insegnanti non è assolutamente proporzionata all'aumento del numero di alunni.

Ciò che ne consegue sono classi più numerose e difficoltà da parte dei prof a gestire i ragazzi e a garantire un livello qualitativamente alto di insegnamento. Rispetto al quadro già di per sé allarmante (561.467 gli studenti veneti iscritti all'anno scolastico 2006/07 contro un corpo docente di 52.594 che rimane invariato rispetto ai circa 8.500 alunni in più quest'anno), a preoccupare Gilda è la questione insegnanti di sostegno. Pochi (220 in tutto il Veneto come l'anno passato) a fronte di 456 richieste certificate avanzate dalle scuole ben prima della fine dell'anno scolastico.

«Stessi insegnanti per un numero maggiore di studenti disabili: è grave. Ma ancor più grave è il fatto che tutte le decisioni siano state prese col caldo di luglio e agosto e all'insaputa di quelle scuole che avevano già pianificato programmi e progetti e che scopriranno solo ora di non avere il personale per portarli avanti; e visto che manca un mese dall'inizio delle lezioni non avranno nemmeno il tempo di riorganizzarsi - aggiunge Barina - Pur riconoscendo gli sforzi della Palumbo nei confronti dell'amministrazione centrale per evitare i tagli, come Gilda non so se sia salvo l'inizio dell'anno scolastico, compromesso da una concezione ragionieristica della scuola che non tiene conto né di quanto gli organici degli insegnanti veneti siano stati ridimensionati negli anni scorsi, né della situazione di crescita quantitativa e qualitativa della scuola della nostra regione».

Oltre agli insegnanti di sostegno, vita dura l'hanno anche i supplenti precari e circa 30 insegnanti distaccati nel territorio per sostenere progetti speciali.