Alunni stranieri in Italia. di Andrea Toscano La Tecnica della Scuola del 19/9/2006
Nel nuovo anno scolastico il numero di alunni con cittadinanza non italiana si avvicina a 500mila. Nell’ultimo decennio l’aumento è stato considerevole, ma la percentuale di studenti stranieri è ancora inferiore rispetto alla maggior parte dei Paesi comunitari.
Nell’a.s. 2005/2006 sono stati circa 430.000 gli alunni con cittadinanza non italiana (più di 80.000 nella scuola di istruzione secondaria di II grado, di cui quasi l’80%iscritti negli istituti tecnici e professionali). Considerando che l’aumento, nel triennio 2003-2005, è stato mediamente di 60/70mila unità all’anno, si può presumere che nel nuovo anno scolastico il totale degli alunni stranieri si avvicini a 500mila. Durante l’a.s. 1995/1996 erano 50.000; nonostante il rapido cambiamento, la percentuale per la scuola italiana è ancora inferiore rispetto ai Paesi europei di consolidata immigrazione, ma anche al confronto con altri di recente immigrazione, come la Spagna. Mentre nello scorso anno la percentuale in Italia di alunni stranieri è stata del 4,8% sul totale della popolazione scolastica, in Svizzera la cifra si attesta al 23,6%, in Inghilterra al 15%, in Olanda al 13%, in Germania al 10%, in Francia al 5% (ma in questo caso la bassa percentuale si deve alla politica di “assimilazione” francese), in Spagna al 5,7% (le percentuali degli altri Paesi citati fanno riferimento ad uno dei due precedenti anni scolastici). La presenza di alunni stranieri è disomogenea e differenziata sul territorio nazionale: raggiunge la percentuale del 9,5% in Emilia Romagna, supera l’8%in Lombardia, Veneto e Marche, ma risulta dell’1% in regioni come Campania e Sicilia. Albania e Marocco sono i Paesi più rappresentati, rispettivamente con quasi 70.000 e quasi 60.000 alunni (16,3% e 14% del totale degli studenti stranieri in Italia). Segue la Romania - a conferma di un aumento dell’incidenza delle cittadinanze di Paesi dell’est europeo - con oltre 52.000 presenze (12,4% del totale). Presentando recentemente i dati e le indicazioni per favorire la piena integrazione, il ministro Giuseppe Fioroni ha sottolineato che “le nazionalità rappresentate sono 191 e solo grazie alla conoscenza reciproca saremo in grado di far cadere le barriere della diffidenza e della paura”. Una rilevazione in fase di completamento, inoltre, stima in circa 180.000 il numero di stranieri iscritti, lo scorso anno, nei centri di educazione per adulti (erano 120.000 nell’a.s. 2003/2004). |