Trentamila miliardi da recuperare.
A far tornare i conti della legge finanziaria potrebbero essere i precari

Istruzione, le risorse a rischio.

I sindacati temono un taglio sugli organici di 100 mila insegnanti.
Il sistema scolastico «pagherebbe» con 1miliardo di Euro

Fl. Fast. dall'AGI 7/9/2006

 

Finora non c’è niente di sicuro. Ma la possibilità che, per mettere insieme i 30 miliardi della Finanziaria, il governo rastrelli risorse anche dalla scuola c’è, eccome. Una cifra in particolare torna insistentemente: al ministero si starebbe ipotizzando un drenaggio di un miliardo di euro nel solo 2007. Su dove andrebbe a colpire la mannaia, poi, la nebbia è fitta.

Alcuni ventilano un taglio di 100 mila insegnanti. Altri indicano gli insegnanti di sostegno, sebbene questa ipotesi sembrerebbe scongiurata. Altri ancora parlano di classi più numerose e «razionalizza- zio degli istituti nelle zone montane. Di certo, a un mese dalla consegna della Finanziaria al Parlamento, c’è una data: il 20 settembre, quando le intenzioni del governo saranno più chiare, Cgil, Cisl e Uil si incontreranno per fare il punto e decidere su eventuali forme di protesta.

Intanto, nelle sedi dei sindacati monta la preoccupazione per le eco dei tagli, nonostante il ministro abbia in tutti i modi cercato di rassicurare gli animi. Dapprima buttandola sulle battute: «Io sono medico - ha scherzato Fioroni - e i tagli sono abituato a ricucirli». Poi, tornando serio, ha aggiunto: «Eì vero, la Finanziaria chiede sacrifici, ma anche il rispetto del programma elettorale, nel quale si prevedeva sicurezza e certezza per edifici scolastici e precari».

Proprio i 150 mila precari nelle scuole sono i primi preoccuparsi, perché se gia adesso mancano i soldi per stabilizzarli, cosa succederà dopo una nuova stretta ai rubinetti? Chiaro è che, se tagli saranno, è probabile che colpiscano proprio loro, gli ultimi della fila. La Gilda degli insegnanti proprio oggi denuncia l’alto tasso di precariato tra i propri iscritti «mentre è in corso - scrivono dalla federazione - una partita per evitare i tagli all’istruzione».

Di precariato scolastico par la anche Pietro Folena, presidente della commissione Cultura alla Camera e deputato di Rifondazione: «Non è vero - dice Folena - che gli insegnanti in Italia sono troppi. Al contrario, il ricorso massiccio al precariato dimostra che vi è una domanda inevasa. Servono nuove immissioni in ruolo del personale docente e ausiliario». «Insomma - conclude Folena - dalla Finanziaria non è immaginabile aspettarsi tagli, semmai nuovi investimenti». Ma la preoccupazione resta alta. Paolo Nerozzi, della segreteria nazionale di Cgil, sbotta: «Ci incontriamo con i ministri e ci rassicurano, poi andiamo a vedere quello che fa il ministro Padoa-Schioppa e i conti non tornano».