La sinistra e il nostro sinistro lavoro.
di Gianfranco Pignatelli dal
C.I.P.
dell'1/9/2006
In matematica si legge: Fioroni sta a Padoa
Schioppa, come Moratti sta a Tremonti. Ovvero, sinistra uguale destra.
In politica scolastica, invece, si legge: tagli uguale tagli. Le prime
indiscrezioni sulla prossima finanziaria riferiscono di una manovra
complessiva da 30 miliardi di euro, di cui quattro ottenuti con tagli
all'istruzione e, in special modo, col blocco delle assunzioni e delle
supplenze. Che la piena occupazione dei precari su tutti i posti
disponibili fosse l'ennesimo menzogna elettorale s'era capito subito.
Nessuna immissione in ruolo in pił rispetto alle 20.000 programmate
dalla Moratti.
Per contro nessun freno al mercimonio delle SSIS, che creano nuovo
precariato, o a quello di master, corsi di aggiornamento,
perfezionamento e specializzazione, finalizzati all'accaparramento dei
punti necessari a scongiurare gli scavalcamenti in graduatoria. Un
ignobile pizzo imposto alle aspettative professionali e umane dei
docenti. Tirando le somme, rispetto all'anno precedente, gli
insegnanti immessi in ruolo sono diminuiti di un terzo, nonostante
quelli andati in pensione siano aumentati del 40% e si siano aggiunti
152.000 alunni. Risultato: i precari utilizzati per le supplenze da
ottobre a giugno passeranno dai 124.149 del 2006 agli oltre 136.000
nel 2007, con l'aggiunta di un numero imprecisato di incarichi brevi,
contesi dai 450mila precari inclusi nelle graduatorie permanenti.
Gli effetti li capisce e, purtroppo, li subisce anche un bambino: la
precarietą azzera la continuitą didattica e riduce la qualitą
dell'offerta formativa della scuola pubblica. Volevamo un futuro
migliore e di sinistra. Ne state costruendo uno sinistro alla scuola e
al paese. Noi, francamente, ce ne vergogniamo.
Comitati Insegnanti Precari Ass.ne Naz.le
Associazione riconosciuta dal Miur con Nota Ministeriale prot. n.
31653 del 30/9/1998