Lo stop agli incarichi di presidenza
inguaia l'avvio regolare dell’anno.
da
Tuttoscuola, 18 settembre 2006
Il Tar del Lazio, sezione di Latina, ha
emanato la settimana scorsa un’ordinanza che annulla su tutto il
territorio nazionale la possibilità di affidare ad altri docenti gli
incarichi di presidenza per il 2006-07, costringendo ora, ad anno già
avviato, molti CSA ad annullare le nomine e a conferire reggenze a
dirigenti titolari presso altre istituzioni scolastiche.
Nel luglio scorso il MPI aveva autorizzato (nota
prot. 121 del 14.7.06), pur in presenza di una sentenza della
Corte costituzionale che aveva dichiarato l’illegittimità di nomine a
favore delle categorie protette (invalidi, profughi, ecc.), nomine di
conferma degli incarichi di presidenza nel caso fossero state esaurite
le graduatorie, ignorando che, in mancanza di incarichi di presidenza
si procede ora all’affidamento di reggenze.
La nota è stata impugnata e il Tar del Lazio, sezione di Latina, con
ordinanza n. 777 dell’8 settembre scorso, depositata il 12 settembre,
ha ritenuto che anche questi incarichi residuali previsti dal MPI
debbano sottostare ai vincoli della sentenza della Corte
Costituzionale (cioè non sono possibili perché illegittimi) e ha
accolto il ricorso.
I CSA, che avevano già provveduto a
recuperare gli incaricati riservisti dell’anno scorso, stanno ora
procedendo alla rettifica di nomina, designando, ad anno scolastico
già iniziato, dirigenti scolastici in reggenza.