Concorso dirigenti scolastici, di Giuseppe Guzzo La Tecnica della Scuola del 13/9/2006
Si è svolto, nel pomeriggio di lunedì 11, a Roma presso il Ministero della P.I., un incontro tra i rappresentanti dell’amministrazione scolastica centrale e quelli delle organizzazioni sindacali e di categoria per un’informativa relativa all’imminente bando del concorso riservato per il reclutamento e la formazione di 1.458 dirigenti scolastici. Disponibilità del Ministero per la pubblicazione in tempi strettissimi.
Il bando seguirà le modalità previste dal D.L.vo 165/1 ed in linea di massima si articolerà secondo il modello relativo al precedente concorso riservato. Poche le novità di rilievo. Tra le altre: 1) potranno essere messi a concorso i posti effettivamente vacanti e disponibili al 1° settembre 2006; 2) potranno essere ammessi i docenti delle materie artistico-professionali e di arte applicata, anche senza possesso di laurea, purché abbiano avuto incarico di presidenza nei licei artistici e negli istituti d’arte; 3) potranno essere ammessi anche i docenti che siano stati confermati nell’incarico di presidenza per l’anno scolastico 2006/2007 anche senza aver prestato servizio 180 giorni di effettivo servizio negli anni scolastici precedenti; 4) potranno essere iscritti in calce alle corrispondenti graduatorie di altri Uffici Scolastici Regionali quei candidati che, pur avendo superarto le prove concorsuali, non risultino collocati, nella graduatoria della propria regione, in posizione utile per essere nominati. Come si vede, restano irrisolti i nodi della divisione tra i settori formativi e quello dell’abbattimento dello sbarramento del 10%. L’uno e l’altro inconcepibile atteso che per l’assegnazione alle varie istituzioni scolastiche da parte del Dirigente Regionale non esistono, al momento, preclusioni di sorta e che lo sbarramento del 10% ha arrecato più di un danno nei concorsi per dirigenti scolastici, ordinario e riservato, fino ad oggi espletati. Necessario sembra, per ovviare alle differenziazioni di comportamenti da parte dei vari uffici scolastici regionali, registrate nei concorsi pregressi, che venga creato un ufficio di coordinamento nazionale, quasi una cabina di regia per uniformare le varie fasi del concorso e creare su tutto il territorio nazionale omogeneità di interpretazioni delle complesse norme. |