I primi 100 giorni del  ministro  Fioroni/1. 
Fine  della  luna  di miele?

da TuttoscuolaNews N. 257, 4 settembre 2006

 

I segnali sono indiretti, a volta nascosti tra le righe o bisognosi di interpretazione, ma sono numerosi e convergenti: sembra proprio che la "luna di miele" di cui ha potuto beneficiare sul fronte  sindacale  il ministro Fioroni nei primi 100 giorni del suo mandato stia per finire.

Significativi appaiono per esempio accenni, come quello  contenuto  in una nota della FLC-CGIL sulla nuova Direttiva Invalsi,  agli  "effetti perversi che si hanno quando si interviene  solo  con  l'ormai  famoso cacciavite" (www.flcgil.it), o la  minaccia,  non  tanto  larvata,  di riservare  al  ministro  Fioroni  lo  stesso  trattamento  rivolto  in precedenza alla Moratti se  non  verranno  mantenute  le  promesse  di assunzione dei precari e di adeguamento degli stipendi.  "Diversamente la risposta della categoria sarà forte e  immediata",  dice  la  CISL Scuola (www.cislscuola.it), mentre la Gilda si  spinge  a  parlare  di "orizzonte oscuro per la scuola" (www.gildains.it).

E cosa succederà se i boatos riguardanti  l'intenzione  del  ministro Padoa    Schioppa   di   modificare  in  senso  europeo  il  rapporto docenti-allievi    troveranno   conferma?  Ricordiamo  che,  malgrado propositi non dissimili, anche i ministri Berlinguer e Moratti  (e  un illustre predecessore di  Padoa  Schioppa  al  Ministero  del  Tesoro, Beniamino  Andreatta)  si  sono  dovuti  rassegnare  alla  sostanziale conferma dell'anomalia italiana in materia: 10  allievi  per  docente, poco più o poco meno, contro i circa 14 della media europea.

Del resto dietro quel  rapporto  si  nascondono  numeri  da  capogiro: portarlo ad esempio a  11  significherebbe  ridurre  il  numero  degli insegnanti di circa 80.000 unità.

Ad ogni modo Fioroni risponde così ai sindacati  nell'intervista  che uscirà nel numero di settembre di "Tuttoscuola": "il contributo delle organizzazioni sindacali è fondamentale. Gli stimoli e i pungoli sono ben accetti, ma le agende dei compiti  che  spettano  al  ministro  le stila il ministro".