La nuova Finanziaria dimezzerà i posti di sostegno?

 Tuttoscuola, 26 settembre 2006

 

Se l'ipotesi di Finanziaria 2007 di cui si parla in queste ore, andasse in porto, vi sarebbe, tra l'altro, il dimezzamento dei posti di sostegno per alunni disabili.

Vediamo perché.

Attualmente i posti di sostegno per alunni disabili vengono così determinati: una prima dotazione di posti (organico di diritto) viene calcolata sulla base della popolazione scolastica complessiva, secondo il rapporto di un docente di sostegno ogni 138 alunni iscritti; poiché nel 2005-2006 gli alunni iscritti nelle scuole statali sono stati 7.715.660, il numero dei posti di sostegno, secondo il rapporto 1:138, è stato virtualmente di 55.911 unità.

A questi posti di diritto, per casi di particolare gravità, si possono aggiungere posti in deroga, annui e assegnati a docenti non di ruolo; nel 2005-2006 questi posti sono stati 30.839.

Se le proposte di Finanziaria 2007 venissero attuate, i posti di diritto sarebbero calcolati non sulla base di uno a 138 bensì di uno a 168, che, presa a riferimento la popolazione scolastica del 2005-2006, determinerebbe una dotazione di 45.927 unità.

Rispetto quindi a quanto determinato prima, vi sarebbe una contrazione di 9.984 posti della dotazione di diritto (55.911 – 45.927).

Ma il decremento dei posti di sostegno non si fermerebbe qui, perché, sempre secondo il testo provvisorio della Finanziaria 2007, non vi sarebbero più posti in deroga e, quindi, non verrebbero confermati i 30.839 posti autorizzati per l’anno 2005-2006.

Si perderebbero complessivamente, quindi, 40.823 (9.984 + 30.839) posti di sostegno, cioè più della metà dei posti che, tra diritto e deroga (79.591), hanno funzionato nel 2005-2006.

Nel 95/96 vi era mediamente un docente di sostegno ogni 3,1 alunni handicappati. Da allora il rapporto si è abbassato, oscillando negli ultimi anni tra l’1,9 e il 2,1.

Considerando che quest’anno gli alunni disabili inseriti nelle scuole sono più di 168 mila (cioè 7 mila più del 2005-2006), il rapporto medio, se si verificasse il taglio annunciato, salirebbe a 4,3 disabili per posto di sostegno: un valore più alto di quello registrato nei primissimi anni dell’integrazione quando, per legge, il rapporto era di uno a quattro.