Normativa Europea in
materia di arredi scuola
Arredi nuovi per le scuole delle nuove generazioni.
da
Tuttoscuola del 7/9/2006
Novitą in vista circa arredi e
suppellettili nelle nostre scuole. Bisogna uniformarsi alla normativa
europea e consentire agli studenti condizioni di studio che non
rechino danno alla loro salute ed alla loro corretta postura.
L'Uni, ente nazionale italiano di unificazione, provvedera' entro
ottobre, alla pubblicazione e diffusione in Italia dei nuovi standard
come ''Norme Uni EN 1729''. Le aule dunque si rinnovano con arredi
piu' sicuri e soprattutto ''a misura di alunno''. Addio a banchi
piccoli per ragazzi delle superiori troppo alti, a sedie che non
reggono il peso degli zaini appesi agli schienali. I nuovi banchi e le
nuove sedie favoriranno una corretta postura dei ragazzi, anche di
fronte ai computer. I ragazzi sono piu' alti. La conformazione media
dei bambini e' diventata piu' robusta: in base a queste
caratteristiche sono stati stabiliti i requisiti di sicurezza e i
metodi di prova per riconoscere gli arredi scolastici come a norma.
Gli arredi scolastici a norma favoriranno il mantenimento della
schiena in posizione eretta, una corretta distribuzione del peso del
corpo su entrambe le anche e il posizionamento corretto delle
ginocchia che devono essere alla stessa altezza delle anche.
Spariranno gli spigoli ad angolo acuto e arriveranno quelli
arrotondati con un raggio minimo di 2 millimetri. Le superfici
dovranno essere lisce cosi' da evitare che si creino quelle fastidiose
schegge che spesso finiscono nelle mani. Un manuale di istruzioni per
l'uso e la manutenzione, redatto nella lingua ufficiale del Paese di
distribuzione) accompagnera' i complementi d'arredo. Sedie e banchi a
norma avranno anche una speciale carta di identita': dovranno infatti
recare ben visibili la misura del banco (ad ogni misura corrisponde un
codice di colore diverso), il nome o il logo del fabbricante, del
distributore, la data di fabbricazione che ne specifichi anno e mese
di produzione.
Tra le prime cittą a conformarsi ai nuovi dettami della scuola,
dovrebbe esserci Roma. Domanda lecita: quanto ci costerą?