Fioroni chiede 150Mila docenti in 4 anni.

 Luigi Illiano, Italia Oggi del 29/9/2006

 

Assunzione di 150mila nuovi docenti e 20mila ATA (amministrativi, tecnici, ausiliari) in quattro anni, cancellazione delle graduatorie permanenti con nuove regole di accesso alla cattedra, 30 milioni di euro per l'edilizia scolastica, 30mila posti di insegnanti in meno all'anno, riduzione delle 40 ore settimanali negli istituti professionali, introduzione dell'obbligo scolastico e richiesta di 500 milioni di euro per le attività formative. è la controproposta che il ministero della Pubblica istruzione ha presentato al ministro dell'economia, Tommaso Padoa Schioppa, anche in risposta alle indiscrezioni sui tagli che avrebbero investito gli insegnanti.

"Questo piano di razionalizzazione dimostra che non abbiamo paura di tagliare laddove occorre, ma siamo pronti a farlo soltanto dentro un intervento di innovazione e riforma che non potrà realizzarsi in meno di tre o cinque anni. Chi pensa di usare la scure e ragionare in termini più brevi non conosce la scuola e va diritto verso l'insuccesso, spiega Mariangela Bastico (DS), viceministro della Pubblica istruzione.

Ore febbrili a Viale Trastevere. L'allarme per una finanziaria che potrebbe penalizzare fortemente il mondo della scuola è stato lanciato nei giorni scorsi e potrà rientrare soltanto questa mattina, quando il Consiglio dei ministri approverà la Manovra. Fino alla tarda serata di ieri le decisioni di Padoa-Schioppa sono state un rebus.

Un esempio di razionalizzazione, secondo Bastico è quello dei 489 corsi di specializzazione offerti dagli istituti superiori: significa una moltiplicazione di cattedra non assimilabili tra loro e ci si ritrova, con molte prime classi che partono e proseguono fino al quinto anno anche con meno di dieci studenti.

"Siamo disponibili ad intervenire anche sulla numerosità degli alunni per classi, diversificando, però tra ordini di scuola e realtà territoriali. Inoltre - giunge - per il sostegno all'handicap abbatteremo il rapporto di 1 a 138 per agire direttamente sulla base delle reali certificazioni. E qui va detto che la manovra sul numero degli alunni è intrecciata con l'innalzamento dell'obbligo di istruzione a 16 anni", conclude la viceministro.

Il pacchetto messo a punto dalla Pubblica istruzione prevede anche la cancellazione di 21 enti di servizio, la riduzione dei revisori dei conti negli istituti da 3 a 1, il collocamento fuori dai ruolo della docenza del 20 mila prof che, per vari motivi, non vanno più in cattedra. E il ministero distribuirà tra le scuole circa 3 miliardi di euro per la gestione autonoma. Ci sarà un budget da rispettare.