Prodi: «Equità e sviluppo». La Cdl protesta:
«Solo tasse»
Il governo svela la Finanziaria 2007.
Manovra da 33,4 miliardi. Ridisegnato il fisco:
oltre i 75 mila euro di reddito aliquota al 43%.
da
Il Corriere della
Sera dell'1/10/2006
ROMA -Il semaforo verde del governo alla manovra
da 33,4 miliardi è arrivato, e domenica in una conferenza stampa a
Milano, Prodi e Padoa-Schioppa spiegheranno nei dettagli il
provvedimento che ora approda in Parlamento. Per il premier,
l'approvazione della Finanziaria 2007 in Consiglio dei ministri è «una
decisione fondamentale per il futuro dell'economia italiana» che
porterà ad avere «un'Italia più giusta e solidale». «Abbiamo messo in
ordine i conti e diminuito la spesa», ha sottolineato Prodi. «Abbiamo
ereditato conti difficili da risanare», ha detto dal canto suo
Padoa-Schioppa, spiegando che proprio per questo motivo è stato
necessario «reperire risorse maggiori» rispetto al Dpef.
LE CIFRE
- Poi, nell'assicurare che sono stati mantenuti «gli impegni presi con
la Ue» e nel mettere in luce il positivo clima di collaborazione con
enti locali e sindacati, il ministro ha spiegato la distribuzione
delle cifre: 11,9 miliardi al Sistema Stato; 4,6 miliardi Enti locali;
3 miliardi Sanità; 9,5 miliardi Previdenza; 4 miliardi Entrate
tributarie. Tra le misure varate, 6,5 miliardi di aiuti fiscali ai
redditi più bassi; 1,5 miliardi in meno di imposte per i pensionati, 6
miliardi l'anno prossimo a favore delle imprese (cuneo fiscale),
mentre verranno tagliate 10 miliardi di spese dello Stato e degli Enti
locali.
LE TASSE
- Quanto alle novità fiscali della manovra, il viceministro
all'Economia Vincenzo Visco ha detto di «non capire le polemiche» e ha
chiarito: «C'è una ridistribuzione dell'Irpef dagli alti ai bassi
redditi. Ci sarà un aggravio per i redditi superiori ai 40.000 euro, e
sarà una cifra intorno all'1,1%». Di fatto si assiste a un ridisegno
di aliquote e scaglioni (leggi la scheda) che secondo il governo
«porta una riduzione delle imposte per oltre il 90 per cento dei
contribuenti italiani, che vivono con meno di 40 mila euro l'anno
lordi». La Cdl parla di «macelleria sociale», sottolinea come la
manovra del governo si accanisca in particolare sul ceto medio e non
esclude di scendere in piazza.
SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE
- Le deduzioni per carichi familiari vengono trasformate in detrazioni
d'imposta uguali per tutti e aumentate; gli assegni al nucleo
familiare per i dipendenti e i parasubordinati vengono aumentati e
riformati in modo da eliminare gli attuali scaglioni che oggi
determinano drastiche riduzioni dell'assegno anche per un piccolo
aumento della retribuzione. Per i lavoratori dipendenti e
parasubordinati, si avrá così rispetto a oggi un aumento di 250 euro
all'anno in media per ogni figlio minore a carico; l'assegno
familiare, combinato con la detrazione, raggiungerá per i redditi
bassi (14.000 euro) i 2.400 euro annui per i minori di 3 anni e i
2.300 euro per i figli tra 3 e 18 anni; l'assegno è modulato in
funzione del reddito familiare. Grazie alla detrazione d'imposta,
anche il lavoratore autonomo avrá un aumento del sostegno al reddito
di oltre 100 euro in media per ogni figlio minore.