Il ministro dell’istruzione presenta a Firenze
le scelte del governo,
Fioroni: stop alle graduatorie bloccate Mari Cristina Carratù, la Repubblica ed. di Firenze del 12 ottobre 2006
Stop alle graduatorie bloccate ed eliminazione del precariato, fine delle proroghe per i lavori nelle scuole, più risorse a sostegno dell’autonomia. Pioggia di domande sul ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni, invitato dal presidente della Provincia Matteo Renzi al convegno Costruttori di cittadinanza, idee in cantiere per la scuola del futuro. E davanti alla fitta platea di insegnanti e dirigenti scolastici, sindaci, assessori, sindacati, associazioni impegnate con i piani di offerta formativa, studenti, convocata a Palazzo Medici Riccardi, il ministro delinea il volto della politica del governo Prodi sulla scuola come una decisa virata rispetto all’era Moratti. Con un’avvertenza: «Non è vero che nella scuola si deve andare avanti sempre per grandi riforme. Garantire la tranquillità e la sicurezza del giorno per giorno sarà, per noi, un risultato politico straordinario». La platea invoca risposte a tutto campo, su «i soldi che non bastano nemmeno per le pulizie», i mezzi per garantire una «reale inclusione sociale», le previsioni della Finanziaria: «Ma perché la scuola, in Italia, sembra sempre un peso, e non un investimento sul futuro?» chiedono il sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini, l’assessore regionale Gianfranco Simoncini e quello del Comune Daniela Lastri. Fioroni fissa subito un paletto: cedere, in questo campo, alla liberalizzazione «vorrebbe dire sostituire alla centralità dello studio la centralità del profitto». Solo «la scuola pubblica, libera e plurale», può garantire «parità di accesso, uniformità del servizio sul territorio» e «vera integrazione» (a proposito della scuola islamica di Milano). Sul nervo scoperto dell’edilizia, il ministro annuncia: finita l’epoca delle proroghe automatiche della messa a norma, sarà un accordo triennale di cofinanziamento fra Stato, Regioni, Province e enti locali a stabilire tempi improrogabili. E quanto all’autonomia, ovvio che «senza risorse sia rimasta sulla carta»: ma ora i 3 miliardi di euro della Finanziaria «obbligano anche le scuole ad assumersi le loro responsabilità». Ancora: arriverà un vero sistema di valutazione delle competenze, con autocorrettivi da far adottare ai collegi dei docenti. E arriverà una «riformulazione degli accessi»: entro il 2009, dice Fioroni, via i precari «storici», entro il 2010 le graduatorie permanenti saranno sostituite da graduatorie a scadenza derivate da nuovi concorsi. Stop anche a quella «vendita delle indulgenze» che sono i corsi di formazione, stop ai vecchi criteri di assunzione degli insegnanti di sostegno. Arriva il noleggio dei libri di testo («ma servirà anche più appropriatezza nelle scelte»), e a proposito delle «sezioni primavera» per i bambini dai 2 ai 3 anni: «No alla politica degli anticipi scolastici» dice Fioroni, «non barattiamo i bisogni delle famiglie coi diritti veri dei bambini». Ed è l’ora dell’intervista con gli studenti-redattori del giornalino della Provincia «6+». Domande senza rete: è amico della Moratti? Come sarà la nuova maturità? «L’amicizia è una cosa seria…» dice il ministro. Avverte: «Il nuovo esame darà un titolo che, finalmente, vale davvero». |