Nuove polemiche sulle cifre. Rischia di diventare un caso il piano che
prevede entro
il 2009, l'immissione in ruolo. I conti non tornano. "Se va bene ne
prendono la metà"
Scuola, il precario è dimezzato
dubbi sulle 150 mila assunzioni
Salvo Intravaia, la Repubblica del
17/10/2006
Mancano all'appello metà delle cattedre per le immissioni in ruolo. Il
ministro dell'Economia, Padoa Schioppa, mette i brividi ai 300 mila
precari della scuola in attesa delle immissioni in ruolo annunciate
dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni. Nel triennio
2007/2009 sarà davvero possibile effettuare 150 mila assunzioni?
Secondo quanto emerge dalla relazione tecnica che illustra la
Finanziaria 2007 sembrerebbe proprio di no, secondo il vice-ministro
Mariangela Bastico invece sì. Chi avrà ragione? Proviamo a fare
qualche calcolo.
La relazione tecnica.
Secondo i tecnici del ministero dell'Economia nel triennio 2007/2009
andranno in pensione poco più di 74 mila insegnanti: 23 mila nel 2007,
24 mila nel 2008 e 27 mila nel 2009. Le immissioni in ruolo vengono
conteggiate in base al cosiddetto organico di diritto: l'organico
revisionale del ministero, quasi sempre inferiore a quello reale. Ai
docenti che lasceranno la cattedra occorre sommare i posti vacanti per
mancanza di titolare (36 mila circa) che vengono assegnati a supplenti
annuali: con contratto fino al 31 agosto.
Ma dalla somma (110 mila in tutto) dei pensionamenti e dei posti
vacanti occorre sottrarre i 42 mila posti che prevede di tagliare il
ministro Tommaso Padoa Schioppa. Del resto è lo stesso capo del
dicastero dell'Economia che nella relazione tecnica (pag. 147) spiega
che, a titolo di esempio, gli insegnanti di Inglese specialisti - che
attualmente insegnano solo lingua straniera nella scuola primaria -
andranno a ricoprire i posti attualmente assegnati ai supplenti
annuali.
"La prospettata iniziativa consentirà - spiegano i tecnici
ministeriali - di diminuire la spesa di personale supplente ... Poichè
lo stipendio di un supplente annuale nella scuola primaria è di 29.147
euro lordo si conseguirà un risparmio di 349 milioni a decorrere dal
2009", quando cioè saranno riassorbiti tutti i 12 milaspecialisti di
Inglese. I tagli andranno a coprire i posti vacanti e, a conti fatti,
resterebbero a disposizione per le assunzioni 'appena' 68 mila
cattedre, meno della metà dei 150 mila previsti.
I dati del ministero.
Dopo la polemica legata ai dati, e ai tagli, contenuti nella relazione
tecnica della Finanziaria è intervenuta Mariangela Bastico, vice
ministro della Pubblica istruzione che precisa: "Le 150 mila
assunzioni di personale in ruolo nei prossimi 3 anni costituiscono un
piano straordinario di stabilizzazione fondato su numeri reali e
verificati: il solo turn over determinerà la disponibilità di oltre 30
mila posti all'anno per 3 anni, cioè 90 mila, che si aggiungono ai
posti ricoperti attualmente da personale precario che fanno superare
largamente i 150 mila previsti".
Chi avrà ragione viale Trastevere o via XX settembre? Una cosa è certa
che in queste ore sono migliaia i precari della scuola col fiato
sospeso in attesa di qualcuno che spieghi loro come stanno in effetti
le cose.
La novità.
Qualche speranza per i supplenti arriva dal dibattito parlamentare.
Alba Sasso (Ulivo) nell'illustrare in commissione Cultura le linee
della Finanziaria per la scuola ha spiegato che sarebbe "opportuno in
relazione al piano triennale di nomine a tempo indeterminato previste
nell'articolo in esame prevedere il graduale consolidamento
dell'organico di diritto a cui si riferiscono le nomine a tempo
indeterminato, in misura non superiore all'80 per cento, della
dotazione di posti di organico e di fatto esistenti nell'anno
scolastico 2005/2006".
In sostanza sarebbero disponibili altri 15 mila posti, anche se il
"piano triennale per l'assunzione a tempo indeterminato di 150 mila
unità di personale docente e 20 mila di personale ATA per gli anni
2007/2009' dovrà essere sottoposto a verifica annuale". Ma anche in
questo caso mancherebbero all'appello 67 mila posti.
I sindacati.
Parecchi dubbi sulla reale fattibilità del piano di assunzioni viene
manifestata dagli stessi sindacati.
Rino Di Meglio,
coordinatore nazionale della Gilda,
è preoccupato. "Non vorrei
che - dice -
si trattasse dell'ennesima promessa a vuoto del ministro. Ricordo i 19
mila miliardi che avremmo dovuto ricevere dalla coppia
Berlusconi-Moratti secondo le indicazioni forniteci nel 2001, ridotti
a pochi milioni di euro. Di quello ci è rimasta la propaganda e basta".
Più cauto ma con parecchie perplessità anche Massimo Di Menna, della
Uil scuola. "Per assumere 150 docenti in tre anni, siamo al limite.
Occorre vedere se il taglio di 42 mila posti si realizzerà e cosa
accadrà con i pensionamenti. Trentamila l'anno mi sembrano un numero
abbondante".