Quella voglia di organico funzionale. da TuttoscuolaNews N. 264, 23 ottobre 2006
Le osservazioni contenute nella relazione che la Commissione istruzione della Camera ha approvato, su proposta del relatore di maggioranza, on. Sasso (Ulivo), prospettano in nove punti un impatto sostanziale sulle disposizioni relative all'istruzione contenute nel ddl per la Finanziaria 2007. Non si tratta di semplici ritocchi o migliorie, ma di modifiche che, per diversi aspetti, ne ridefiniscono l'impostazione iniziale, ponendo certamente interrogativi di forte valenza politica. Quali modifiche si prospettano in caso di accoglimento delle osservazioni? Sul previsto taglio di 19 mila posti di docente (e 7 mila di personale Ata) legato all'innalzamento del rapporto alunni/classe nella relazione parlamentare si afferma che "appare opportuno - dice la relazione - prevedere quote di organico funzionale per potenziare l'autonomia delle scuole e ridurre lo scarto tra organico di diritto e situazioni di fatto per attribuire alle scuole risorse e strumenti per rispondere sia al disagio sia all'eccellenza.." Sembra di capire che i 19 mila posti che verrebbero tolti dall'organico per effetto dell'innalzamento del rapporto alunni/classe dovrebbero essere riconvertiti, tutti o in parte, in posti aggiuntivi all'organico di ogni scuola per consentire interventi di rinforzo e recupero, esperienze di ampliamento dell'offerta formativa, arricchimento e integrazione di progetti. Si potrebbe tornare a quell'organico funzionale che era stato previsto e sperimentato per sostenere l'autonomia scolastica, ma che č stato "preda" delle riduzioni di posti degli anni scorsi. Una valutazione analoga sembra venire anche dal viceministro Bastico che, a proposito della riduzione dei carichi orari settimanali delle lezioni negli istituti professionali, annuncia una possibile utilizzazione in attivitā di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica che nei professionali raggiunge tocca percentuali a due cifre. Soluzioni da coniugare con i vincoli di bilancio fissati dal ministro dell'Economia. |