TESTO INTEGRALE -
Finanziaria 2007, nota Chigi dopo cdm.
Reuters dell'1/10/2006
ROMA, 1 ottobre (Reuters) - Il governo ha varato
venerdì durante un consiglio dei ministri la Finanziaria 2007, per
un'entità complessiva di 33,4 miliardi di euro. Di seguito il testo
integrale della nota emessa oggi da Palazzo Chigi a seguito del varo:
"Il Consiglio dei Ministri si è riunito venerdì 29 settembre alle ore
11.05 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del
Consiglio, Romano Prodi. Segretario, il Sottosegretario di Stato alla
Presidenza, Enrico Letta. La seduta è stata sospesa alle ore 13.00 ed
è ripresa alle ore 13.50.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Economia e
delle Finanze, Tommaso Padoa Schioppa, ha approvato il Disegno di
Legge Finanziaria per il 2007 e il Disegno di legge concernente il
bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2007 e
bilancio pluriennale per il triennio 2007-2009. Il Consiglio dei
Ministri ha, inoltre, approvato un decreto legge recante disposizioni
urgenti di carattere finanziario e un disegno di legge delega al
Governo per il riordino dei tributi statali.
La Finanziaria 2007 si sviluppa secondo tre principi guida
strettamente interconnessi: crescita, risanamento, equità.
L'importo complessivo della manovra, realizzata tutta con interventi
di natura strutturale, è pari a 33,4 miliardi di euro (circa 2,2 punti
di pil), di cui:
- 18,6 miliardi (circa 1,2 punti di pil) per interventi finalizzati a
promuovere la crescita, lo sviluppo economico, l'equità e la giustizia
sociale;
- 14,8 miliardi (circa 1 punto di pil) destinati alla riduzione del
deficit.
La manovra consegue gli obiettivi di destinare risorse consistenti per
la crescita economica, avviare il risanamento strutturale dei conti
pubblici, aumentare l'equità sociale e la protezione degli strati
sociali più deboli. Avvia, inoltre, profonde riforme della spesa
pubblica attraverso nuovi Patti con gli Enti locali e intese con le
parti sociali, in particolare sul fronte della sanità, del federalismo
fiscale e delle pensioni.
Le risorse destinate al finanziamento di interventi per sviluppo,
crescita ed equità, sono ripartite tra:
- taglio del cuneo fiscale per imprese e famiglie;
- interventi per lo sviluppo che riguardano: Infrastrutture, Rete
ferroviaria e stradale, Fondo per competitività e sviluppo, Fas, Fondo
ricerca industriale e di base, Mezzogiorno, Turismo, Cultura,
Agricoltura, Territorio, Ambiente;
- interventi sociali che andranno a finanziare: Fondo occupazione e
indennità disoccupazione, Fondo per le politiche sociali, Donne,
Famiglia, Asili nido e anziani, Fondo per i non autosufficienti,
Inclusione sociale immigrati, Politiche per la casa, Giovani, Sport,
Scuola, Aiuti internazionali;
- funzioni fondamentali dello Stato, che riguardano: Contratto
pubblico impiego, Missioni di pace, Difesa, Funzionamento giustizia,
Funzionamento istituzioni scolastiche, Contratti programma imprese
pubbliche.
Sul fronte del reperimento delle risorse, la manovra agisce -
coerentemente all'impostazione individuata con il Dpef 2007-2011 - sui
quattro grandi blocchi della spesa pubblica (funzioni dello Stato,
sanità, previdenza, autonomie locali) e introduce norme e meccanismi
finalizzati a migliorare l'efficienza della politica tributaria e a
combattere i fenomeni dell'evasione e dell'elusione fiscale.
Sul fronte del risanamento dei conti, la manovra rispetta entrambi gli
impegni assunti dall'Italia in sede europea:
- riportare il rapporto deficit-pil al di sotto del 3% entro il 2007:
il disavanzo scende infatti al 2,8% dal 4,8% del 2006, dopo essersi
mantenuto ininterrottamente sopra il 3% a partire dal 2001;
- operare una correzione strutturale del deficit pari all'1,6% nel
biennio 2006-2007.
Gli interventi approvati consentono, inoltre, di tornare a far
scendere il rapporto debito-pil - cresciuto nel 2005 e nel 2006 dopo
dieci anni consecutivi di riduzione - portandolo al 106,9% (dal 107,6%
del 2006), e di ricostituire un avanzo primario (pari al 2%, rispetto
a -0,3% dell'anno scorso), premessa indispensabile per una riduzione
strutturale del peso del debito negli anni futuri.
Nell'ambito della manovra viene adottata una riforma della
distribuzione dei carichi fiscali finalizzata a ridurre il carico
fiscale di lavoratori e famiglie con redditi medi e redditi bassi
(91,10% dei contribuenti), che permette di attivare risorse per
sostenere le famiglie, specialmente quelle con figli. Sono, in
particolare, sostenuti i redditi dei lavoratori dipendenti e autonomi
e quelli dei pensionati, aumentando la capacità di spesa della maggior
parte delle famiglie italiane.
Per il settore sociale e i ceti più deboli, oltre alle agevolazioni e
ai sostegni previsti dalla riforma della distribuzione dei carichi
fiscali, la Finanziaria prevede una serie di misure per il settore
della scuola e dell'istruzione e per la famiglia.
Nell'ambito degli interventi per l'economia e per lo sviluppo, sono
state approvate misure per l'energia e l'ambiente tese a ridurre i
consumi, salvaguardare l'ambiente, stimolare l'innovazione e creare
nuove opportunità occupazionali.
Inoltre, per rilanciare il sistema produttivo e al fine di perseguire
una maggiore efficacia delle misure di sostegno all'industria, sono
finanziati progetti di innovazione industriale individuati nell'ambito
delle aree tecnologiche dell'efficienza energetica, della mobilità
sostenibile, delle biotecnologie, delle nuove tecnologie per il made
in Italy e delle tecnologie innovative per il patrimonio culturale
italiano.
Specifiche misure sono previste per il Mezzogiorno: differenziazione
del cuneo fiscale nel rispetto del regime de minimis, introduzione del
credito d'imposta sugli investimenti, creazione di zone franche
urbane. Sono stati previsti investimenti infrastrutturali aggiuntivi
per il Sud. In particolare, le risorse finanziarie in precedenza
stanziate per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina
saranno utilizzate per infrastrutture e azioni a difesa del suolo in
Calabria e Sicilia.
[...]
La seduta ha avuto termine alle ore 21,30".