Emendamento alla Finanziaria dopo il boom delle entrate. Oggi Padoa-Schioppa al Senato, ieri sera cena con Prodi Tasse, da fine 2007 riduzione possibile

E il Prc attacca:
intesa sui prof precari o non votiamo la manovra .

Dopo il boom delle entrate fiscali la maggioranza studia il taglio delle imposte

 la Repubblica del 27/11/2006

 

ROMA - Che fare delle maggiori entrate rispetto al previsto? Visti i risultati di novembre, visto quel 12,2 per cento di risorse in più nelle casse dello Stato, come e quando utilizzare parte dell’inatteso surplus per alleviare la pressione fiscale? Il dibattito, al Senato è in pieno fervore perché l’atteso emendamento da inserire nella Finanziaria (fino ad ora è sempre stato sottinteso che i soldi in più dovessero andare a vantaggio del risanamento) deve essere presentato entro il prossimo giovedì.

Sul contenuto la discussione è del tutto aperta, ma Gianfranco Morgando, responsabile economico della Margherita e relatore della Finanziaria comincia a delineare qualche ipotesi più precisa. «Il prelievo - ha detto - potrebbe già essere ridotto nel 2007. Bisognerà stabilire criteri chiari per definire l’eventuale somma da utilizzare. Con l’emendamento potremmo stabiliremo che il governo insieme alla Relazione programmatica di settembre presenti al Parlamento un’indagine sull’andamento delle entrate evidenziando la quota di maggior gettito dovuta all’andamento della congiuntura economica e quella attribuibile alla lotta all’evasione. Sulla base di tali elementi, se ci saranno le risorse, sarà adottato un provvedimento di riduzione del prelievo per consentire ai lavoratori e ai pensionati di avere l’eventuale sgravio con la busta paga di dicembre in sede di conguaglio».

Morgando precisa che la sua è solo una ipotesi e che sull’emendamento sono in tanti a lavorare, ma già si capisce che la discussione sarà ampia. Il sottosegretario all’Economia Alfiero Grandi da una parte e l’Italia dei valori dall’altra, mettono i freni all’ottimismo: «il boom delle entrate - ha detto Massimo Donadi capogruppo alla Camera del partito di Di Pietro - è un fatto molto positivo, ma ci opporremo a qualsiasi tentativo di assalto alla dirigenza».

Gli scontri annunciati però non verteranno solo sulle maggiori entrate: uno dei terreni più pericolosi resta quello della scuola e degli insegnanti precari. Franco Giordano, segretario di Rifondazione è stato molto chiaro: «Se non sarà rispettato il mantenimento delle graduatorie nella scuola anche dopo il 2010 non raggiungeremo un accordo al Senato sulla legge Finanziaria - ha detto - Gli accordi si rispettano e bisogna avere rispetto per il Parlamento e la vita delle persone. C’è gente che non può stare 10-20 anni in una scuola, essere considerato un precario, magari avere 40-45 anni e all’improvviso deve ricominciare da capo».

Ma destinazioni delle maggiori entrate e precari dell’istruzione a parte, per quanto riguarda la manovra, la settimana sarà decisiva anche per gli emendamenti che entro giovedì dovranno essere presentati al Senato. Molte sono le correzioni sulle quali si sta lavorando: successioni, patto di stabilità interno, Iva delle auto aziendali, modifiche per il bollo auto, pacchetto sicurezza, ricerca, riduzione del ticket per il pronto soccorso. Un mix di miglioramenti dal costo piuttosto elevato (fra i 500 e i 600 milioni) e solo in parte coperto. Oggi il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa (che ieri sera in una cena di lavoro con il premier Prodi ha fatto il quadro della situazione) parteciperà ai lavori della Commissione Bilancio di Palazzo Madama. In giornata si terrà anche una prima riunione dei senatori dell’Ulivo per fare il punto in vista del vertice di domani, decisivo per le scelte sugli emendamenti che governo e maggioranza presenteranno entro giovedì 30 novembre.