Fioroni: "Il bullismo non va enfatizzato ma neanche sottovalutato"
Presto una commissione di studio e approfondimento sul fenomeno

Video sull'aggressione al ragazzo down
il ministero si costituisce parte civile.

 la Repubblica del 13/11/2006

 

ROMA - Il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha chiesto al direttore dell'ufficio scolastico della Lombardia, Mario Giacomo Dutto, di promuovere, tramite l'Avvocatura dello Stato, la costituzione di parte civile del ministero nei confronti dei responsabili, e anche contro ignoti, del grave episodio nei confronti di un alunno diversamente abile. L'episodio, si legge in un comunicato di viale Trastevere, "lede gravemente la dignitą della persona umana e arreca rilevanti danni al mondo della scuola". Il direttore ha gią inoltrato la richiesta. La vicenda, come č noto, si č svolta in una scuola milanese (il nome non č stato reso pubblico), il video č circolato su internet dove č stato trovato dal blog giornalettismo.ilcanocchiale.it, e rilanciato. In pochi giorni č diventato un vero e proprio caso nazionale.

Poco prima di annunciare l'intenzione del ministero di costituirsi parte civile, il ministro Fioroni, intervenendo a un convengo in corso a Torino, aveva affermato che "il fenomeno del bullismo non va enfatizzato, ma soprattutto non va sottovalutato" confermando la creazione, all'interno del tavolo per la legalitą, di una commissione di studio e approfondimento del fenomeno, allo scopo di predisporre "un piano di lotta e prevenzione dei fenomeni di bullismo, violenza e vandalismo nelle scuole".

Sul fenomeno va "suonato fortemente il campanello d'allarme": ne č convinta il ministro delle Politiche per la famiglia, Rosy Bindi, secondo la quale il bullismo "non č legato solo a fasce di emarginazione" ma rappresenta un fenomeno "attorno al quale suscitare la responsabilizzazione delle famiglie, della scuola e di tutte le istituzioni educative".

Ad aggiungere un capitolo al dibattito sono Titti De Simone e Vladimir Luxuria, di Rifondazione comunista, i quali ricordano che "tra le vittime di atteggiamenti di violenza nelle scuole ci sono anche molti gay, lesbiche e transessuali, giovani e giovanissimi vessati da angherie e discriminazioni che spesso portano i ragazzi al suicidio", e giudicano l'impegno del ministero Fioroni, riguardo a uno studio sul fenomeno del bullismo, "un atto doveroso e meritorio".