È il secondo sciopero dall'insediamento del governo Prodi
Finanziaria, pure gli insegnanti e gli Ata
È il secondo sciopero dall'insediamento del
governo Prodi. Italia Oggi del 28/11/2006
Ora pure la scuola, settore che da solo conta
oltre un milione di lavoratori e rappresenta il comparto più nutrito
del pubblico impiego, ha detto la parola fatidica: sciopero. Dopo gli
autonomi, ossia Snals e Gilda
che sciopereranno l'intera giornata il prossimo 7 dicembre, Cgil, Cisl
e Uil hanno sciolto la riserva e proclamato un'azione di protesta, che
durerà un intero mese, con due giornate di sciopero, ossia l'11 e il
13 dicembre per la prima o ultima ora delle lezioni, quattro
manifestazioni e due sit-in davanti alla sede romana del ministero
guidato da Beppe Fioroni. Nel mirino dei sindacati c'è sempre la
manovra finanziaria e le norme che tagliano i finanziamenti per il
settore. Nella protesta, i sindacati possono contare sull'appoggio di
una parte della sinistra. ´Non voteremo la Finanziaria se non sarà
tolta la norma che cancella le graduatorie permanenti', ha detto il
segretario di Rifondazione comunista, Franco Giordano.
La richiesta è in buona compagnia di molto
altro. Per esempio, la revisione della norma che riduce il numero di
classi, rea di provocare ´ tagli a cascata sugli organici di
insegnanti e amministrativi', spiega Massimo Di Menna, segretario
della Uil scuola; l'innalzamento delle assunzioni per bidelli e
amministrativi (´20 mila sono del tutto inadeguati rispetto ai vuoti
in organico', dice sempre Di Menna). I confederali chiedono anche la
cancellazione delle norme che impongono al dicastero l'obbligo dei
risparmi previsti (criticate anche dalla commissione istruzione del
senato nel parere sulla Finanziaria), pena il taglio dei relativi
finanziamenti, e danno risorse agli istituti privati. |