Nuova emergenza nel mondo della scuola dopo
l'approvazione della Finanziara. Cancellate (dal 2010-2011) le liste
utilizzate
per l'impiego dei supplenti e delle immissioni in ruolo
Precari, ritorna la grande paura
addio alle graduatorie permanenti.
Panini (Cgil): "Avevamo ricevuto precise
assicurazioni. Ma ora non ci fidiamo pių..."
di Salvo Intravaia, la Repubblica del
20/11/2006
In queste ore decine di migliaia di
precari della scuola sono col fiato sospeso. E ad allarmare ancora di
pių i supplenti ha contribuito il testo del maxiemendamento alla
Finanziaria presentato dall'esecutivo."Viviamo ore di ansie ed
incertezza nella paura che l'articolo 66 della Finanziaria, che abroga
le graduatorie permanenti, cancelli le nostre legittime aspettative di
un futuro stabile e sereno", spiega Monica da Napoli che aggiunge: "Se
ci toccano pure i sogni,.... beh, allora č troppo tardi per poter
credere alla favoletta di una vita migliore".
Nel tentativo di risolvere il problema del precariato della scuola, il
governo ha messo a punto due mosse. L'immissione in ruolo nel prossimo
triennio di 150 mila supplenti e, a partire dal 2010/2011, la
cancellazione delle cosiddette 'graduatorie permanenti': le liste dei
precari che vengono utilizzate per la nomina dei supplenti e per il
reclutamento del 50 per cento degli immessi in ruolo. Ed č proprio
quest'ultima decisione a mettere in guardia tantissimi supplenti che
si chiedono che fine faranno se non acciufferanno un posto fisso.
Il precariato della scuola.
Attualmente, in Italia, sono 304 mila i supplenti iscritti nelle
graduatorie provinciali permanenti. Una consistente fetta (il 42 per
cento circa) ogni anno riesce a conquistare una delle 130 mila
supplenze per l'intero anno scolastico. Coloro che si trovano in fondo
alle graduatorie vivacchiano con le supplenze brevi e temporanee
saltellando da una scuola all'altra cercando di mettere assieme 'pių
punti possibilč per scalare le fatidiche graduatorie. Ma se qualcuno
pensa che si tratta sempre di ragazzini alle prime armi sbaglia.
Spesso si presentano a scuola ultraquarantenni che hanno iniziato la
carriera in ritardo, o hanno tentato altre strade prima di
'convertirsi' alla scuola, che non hanno nessuna voglia di vedersi
cambiare le regole del gioco a partita iniziata.
Il retroscena e la speranza.
Qualche giorno fa, il problema delle graduatorie permanenti sembrava
decisamente superato. Il governo aveva annunciato il proprio parere
favorevole all'emendamento presentato dalle deputate Alba Sasso
(Ulivo) e Titti De Simone (Rifondazione Comunista) che prevede il
mantenimento degli elenchi provinciali dei precari della scuola o, in
alternativa, sufficienti elementi di garanzia per quelle migliaia di
precari che non rientreranno nelle 150 mila assunzioni previste dalla
stessa Finanziaria disegnata dal ministro dell'Economia, Tommaso
Padoa-Schioppa.
Emendamento che alla Camera non č stato possibile prendere in
considerazione per effetto della fiducia che il governo ha deciso di
porre sul disegno di legge della Finanziaria. A questo punto, tutti
pensavano di ritrovare nel maxiemendamento la modifica che scongiurava
la soppressione delle Permanenti. Ma nel documento predisposto dal
governo, in sostanza, la soppressione delle liste dei precari č
confermata. Pare che su questa questione si siano dati un gran da fare
i sindacati e parecchie forze politiche dello stesso centro sinistra e
sembra che lo stesso Padoa-Schioppa avesse rassicurato tutti. Ma
quando č stato possibile leggere il testo poi approvato dalla Camera č
subentrata la delusione.
"Sulle graduatorie permanenti avevamo ricevuto precise assicurazioni.
A questo punto non mi fido pių e credo che si debba manifestare per
evitare di deludere chi nella scuola ha investito di persona",
dichiara Enrico Panini segretario generale della Flc Cgil. Ora,
l'unica speranza per decine di migliaia di precari della scuola resta
l'emendamento Sasso-De Simone che potrebbe essere accolto al Senato.