Finanziaria: voto di fiducia a breve. Il Governo sta preparando il testo del maxi-emendamento che però non dovrebbe modificare in modo sostanziale i 4 articoli sulla scuola. Forse restano le graduatorie permanenti e saranno incrementati i fondi per le scuole paritarie. di Reginaldo Palermo, La Tecnica della Scuola del 16/11/2006.
L’annuncio lo ha dato il ministro Vannino Chiti uscendo nella tarda serata di giovedì dalla riunione di un Consiglio dei Ministri straordinario durato poche decine di minuti: sulla legge finanziaria sarà posto il voto di fiducia, mentre il Governo assicura che entro la mezzanotte del 16 sarà pronto un maxiemendamento che – ha precisato Romano Prodi – terrà sicuramente conto del dibattito sviluppatosi alla Camera a partire dai primi giorni di ottobre. Secondo le prime indiscrezioni sembra che i 4 articoli dedicati alla scuola (65, 66, 67 e 68) non saranno modificati in modo sostanziale. Quasi certamente cambierà l’ultimo comma dell’art. 68 sui finanziamenti per le scuole paritarie che potrebbero passare da 100 a 155 milioni di euro. Verrà precisata meglio la disposizione sull’aumento di 0,4 punti del rapporto alunni/classi: il ricalcolo degli organici riguarderà non soltanto i docenti ma anche il personale ATA. Molto complessa si presenta invece la questione delle graduatorie permanenti che nel testo originario della legge vengono cancellate con decorrenza 2010/2011; fino a poche ore fa non vi erano proposte emendative del Governo su questo punto ma è probabile che nel maxi-emendamento in preparazione verrà accolta la modifica contenuta in diversi emendamenti presentati non solo dalla maggioranza ma anche dall’opposizione. Resta da vedere quale soluzione alternativa sarà proposta dal Governo. Ci sarà anche una modifica alle disposizioni relative al reclutamento dei dirigenti scolastici in modo da ampliare ulteriormente la platea dei beneficiari delle procedure di immissione in ruolo. Per il resto, null’altro. Le norme sull’obbligo scolastico rimarranno quelle definite nel testo originario, così come resterà la cosiddetta clausola di salvaguardia prevista dall’art. 67: in tre anni nella scuola bisognerà quindi risparmiare davvero 3miliardi di euro, se non si riuscirà a farlo con la riduzione degli organici, il Ministero del Tesoro provvederà a chiudere i rubinetti da cui vengono erogati i fondi alle scuole e agli uffici centrali e periferici. Nelle prossime ore, comunque, si conoscerà il testo ufficiale del maxi-emendamento e a quel punto si potranno fare valutazioni più precise. E intanto si saprà anche con quando alla Camera si inizierà a votare.
Secondo le previsioni più attendibili è
probabile che già domenica la Finanziaria venga approvata. |