Ripartiti i fondi residui del 2006 dando priorità alle scuole partenopee. Fioroni: «Serve un esercito ma di insegnanti». Il ministro della Pubblica istruzione ha annunciato di aver avviato il piano per combattere la dispersione scolastica a Napoli e nel sud. Il Corriere della Sera del 2/11/2006
ROMA - Si parla tanto di Napoli in questi giorni, e non solo per la spaventosa serie di omicidi e ferimenti che si sono susseguiti a ritmo battente, ma anche per altri problemi, come la dispersione scolastica. E il ministro della Pubblica istruzione ha annunciato di aver avviato il piano per combatterla in occasione dell'insediamento della task force interministeriale per la diffusione della cultura scientifica. Stamane Fioroni ha incontrato il dirigente scolastico della Campania e un mese fa il ministro, oltre a visitare alcune scuole «in prima linea», ha incontrato i rappresentanti di Comune e Regione. In quell'occasione erano state gettate le basi per intervenire sui punti di criticità ed entro il 15 novembre si svolgerà una Conferenza di servizio con i dirigenti scolastici locali per coordinare le azioni. UN ESERCITO DI INSEGNANTI - «Fa riflettere il timing degli atti vandalici di distruzione degli edifici scolastici - ha detto il ministro - . Fatti non certo per rubare poche centinaia di euro ma perché la criminalità ha capito che la scuola, l'istruzione, può distruggerla e allora l'attacca. Come ha detto Falcone c'è bisogno di un esercito, sì, ma di insegnanti». Fioroni ha annunciato che proprio stamattina sono stati ripartiti i fondi residui del 2006 dando priorità alle scuole napoletane, aggiungendo che per il progetto contro la dispersione scolastica nelle aree metropolitane del Meridione sono stati previsti interventi aggiuntivi di finanziamento per qualche milione di euro, da erogare tra la fine dell'anno e i primi mesi del 2007. APERTURA POMERIDIANA - Un secondo impegno riguarda l'apertura pomeridiana delle scuole. «È stata avviata dalla Regione ma contiamo di raddoppiare il numero degli istituti coinvolti» ha assicurato il ministro. Altri temi sul tappeto sono i centri di istruzione permanente per gli adulti, già partiti in via sperimentale («un progetto - ha assicurato il ministro - che è già stato finanziato») e il coinvolgimento di oratori, volontariato, maestri di strada «per affermare la cultura della legalità, attraverso uno sforzo interdisciplinare e collegiale». «Insomma - ha concluso Fioroni - una risposta corale per contrastare il degrado sociale di quei territori».
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