Strada in salita per l'emendamento di
maggioranza
Graduatorie permanenti: Italia Oggi del 7/11/2006
Strada in salita per l'emendamento di maggioranza che evita la cancellazione delle graduatorie permanenti dal 2010. Dopo avere raggiunto l'accordo sulla modifica all'articolo 66 della Finanziaria, l'intenzione dell'esecutivo, di non mettere una pietra sopra al sistema delle assunzioni dalle permanenti, si era concretizzata in un emendamento, che era stato presentato in commissione bilancio alla camera dai capigruppo di maggioranza (si veda ItaliaOggi di martedì scorso). Ma la commissione non ha esaminato il provvedimento, che ora passa direttamente all'esame dell'aula.
Cosa dice l'emendamento L'emendamento prevede che le immissioni in ruolo per il prossimo triennio debbano essere almeno di 150 mila unità e comunque fino alla copertura di tutti i posti e le cattedre vacanti e disponibili. In più, per favorire l'assorbimento del precariato storico, una quota delle assunzioni previste per il triennio dovrebbe essere destinata alla copertura dei posti e delle cattedre risultanti vacanti e disponibili alla data del 1° settembre 2006, utilizzando a questo proposito le graduatorie vigenti alla data di entrata in vigore della legge finanziaria. E le nomine dovrebbero avere decorrenza giuridica dal 1° settembre 2006 ed economica dal 1° settembre 2007. Contestualmente all'applicazione del piano triennale, il ministro della pubblica istruzione dovrebbe realizzare anche un'attività di monitoraggio sui cui risultati, entro 18 mesi dall'entrata in vigore della Finanziaria, dovrebbe riferire alle competenti commissioni parlamentari. Anche per individuare nuove modalità di formazione, abilitazione e reclutamento del personale docente.
Sì alle permanenti anche dopo il 2010 Insomma, se l'emendamento passerà, le graduatorie permanenti rimarranno in vigore. E con esse i relativi problemi. Primo fra tutti la costante incertezza derivante dalle novità in materia di valutazione dei punteggi che insistono sistematicamente sulle graduatorie di terza fascia.
Ma i problemi sono in III fascia I problemi di sovraffollamento e, dunque, di mancato assorbimento dei docenti inseriti nelle graduatorie, peraltro, riguardano prevalentemente gli insegnanti inseriti nel terzo scaglione. La prima e la seconda fascia, infatti, sono state blindate fin dal 1999, anno di entrata in vigore della nuova disciplina fissata dalla legge 124.
I e II fascia blindate o esaurite Nella prima fascia furono collocati tutti gli aspiranti docenti che si trovavano inclusi nella graduatoria del vecchio doppio canale. E per consentire loro di mantenere i diritti acquisti, fu prevista anche la possibilità di inclusione contemporanea in due province. I docenti che avrebbero maturato i requisiti per entrarvi entro la data di entrata in vigore della legge 124 (25 maggio 1999) furono collocati, invece, nella seconda fascia. Senza, però, avere la possibilità di essere inclusi in due province. Entrambe le fasce sono state compilate seguendo criteri che, fin da allora, non sono mai stati cambiati. E soprattutto, in forza della fissità dei requisiti di accesso, non sono mai state soggette a nuovi inserimenti. Con la sola eccezione dei trasferimenti da una provincia a un'altra. In molte province, peraltro, in alcune classi di concorso, queste graduatorie si sono esaurite con il tempo, tramite l'assorbimento di tutti gli inclusi nel corso delle varie tornate di immissioni in ruolo. L'assorbimento è avvenuto principalmente nelle classi di concorso del gruppo ´lettere' (A043, A050, A051 e A052) come è possibile verificare consultando le graduatorie sui siti degli uffici scolastici provinciali (accessibili dal sito del ministero della pubblica istruzione: www.istruzione.it).
La III fascia Il problema della formazione continua di precariato, dunque, è circoscritto soprattutto alle graduatorie di III fascia. In questi elenchi, infatti, sono confluiti e confluiscono ogni anno tutti gli abilitati all'insegnamento che si succedono nel tempo e che aumentano continuamente per effetto della mancata programmazione degli accessi alle Scuole di specializzazione all'insegnamento secondario (Ssis).
Troppi oneri per i precari Insomma, il problema della formazione di nuovo precariato non è costituito dal sistema delle graduatorie, ma dal continuo incremento del numero degli abilitati in eccedenza rispetto al fabbisogno. Oltre tutto, la terza fascia delle graduatorie permanenti è stata fatta oggetto di rivisitazioni continue per quanto riguarda i punteggi. Tra queste, nel 2004, è stata introdotta anche la valutazione dei corsi di perfezionamento e dei master. E ciò ha determinato ulteriori oneri per gli aspiranti docenti che, ogni anno, sono praticamente costretti a iscriversi a un corso di perfezionamento per evitare il rischio di essere scavalcati.
Insomma, una specie di assicurazione, necessaria
a non perdere la posizione guadagnata anno per anno e che costituisce
un ulteriore aggravio ai danni della categoria di personale
economicamente più debole. |