Fioroni sull’obbligo scolastico:
ok ai "percorsi triennali".

da Tuttoscuola, 7 novembre 2006

 

Hic Rhodus hic salta. L’art. 68 della Finanziaria prefigura una soluzione per la Rhodus del ministro Fioroni, che è senza dubbio la questione dell’obbligo scolastico. Questione sulla quale il ministro interviene in prima persona con un articolo pubblicato dal quindicinale "Il Sole-24 ore Scuola".

Il "saltus" compiuto da Fioroni non è da poco, perché la sua lettura dell’art. 68 è in pratica il recupero, all’interno dell’operazione "obbligo", dei percorsi triennali sperimentali avviati dalla Moratti fin dal 2003, giudicati "una direzione di marcia promettente" non solo per il successo delle adesioni (74.000 iscritti) ma anche perché "costituiscono una realtà interessante nel campo del contrasto alla dispersione".

C’è da prevedere una reazione critica da parte della cosiddetta "sinistra radicale" (che riceve consensi anche nel "correntone" DS e ha l’esplicito appoggio della Flc-Cgil), che si trincera dietro il fatto che nel documento programmatico dell’Unione compare l’obiettivo di "elevare l’obbligo di istruzione gratuita fino a 16 anni (primo biennio della scuola superiore)". Ma Fioroni potrebbe legittimamente replicare che al primo punto dello stesso paragrafo, quello dedicato a scuola, università e ricerca, sta esattamente questo impegno: "portare tutti i ragazzi al conseguimento di un titolo di studio superiore: ad un diploma superiore e/o ad una qualifica professionale (almeno triennale)".