La scuola inglese nel tempo dell'impresa. di Red, da Fuoriregistro del 2/3/2006
Riceviamo, traduciamo e volentieri pubblichiamo, lasciando tutto lo spazio possibile per le inevitabili, numerose e scontate, domande. Quella della collega francese che ci ha mostrato il pezzo è ironica: "Ma allora è vero che il bravo allievo supera il maestro?"
Letto sul quotidiano gratuito Metro France del 1° marzo 2006, mentre cade la neve (ma non i Governi): Il Governo britannico ha rivelato ieri il suo controverso Progetto di Legge sull'autonomia delle scuole pubbliche Un testo che mette le scuole inconcorrenza e le spinge a cercare sovvenzioni privati. Le scuole che seguiranno questa nuova strada, infatti, saranno padrone dei loro bilanci e potranno determinare le condizioni di lavoro e lo stipendio dei dipendenti. Potranno inoltre essere gestite da imprese, gruppi di genitori, gruppi religiosi od associazioni. Continueranno ad essere finanziate dall Stato e non potranno selezionare i loro allievi.
Importanza dei risultati
Le scuole che otterranno i migliori risultati
potranno espandersi. Le più "deboli" saranno invece tenute sotto
controllo per un anno, alla fine del quale potranno essere chiuse o
affidate alla tutela di un'altra scuola.
L'imbarazzo di Blair Tony Blair si è scontrato con buona parte dei deputati labouristi che temono la messa in azione di un insegnamento pubblico a due velocità. Situazione imbarazzante per il primo Ministro: il suo Progetto è caldamente sostenuto dall'opposizione conservatrice, mentre non convince decine di deputati della propria maggioranza. AFP |