Scuola e tecnologia: i vecchi metodi per copiare non sono più all'altezza Il telefonino, moderno rotolino.
Cresce il numero di studenti britannici che si
affidano al cellulare Alessandra Carboni, Il Corriere della Sera del 27/3/2006
REGNO UNITO – Spesso si ha la sensazione che internet e la tecnologia (in particolare quella mobile) facciano sembrare molto «antiche» le abitudini di chi è cresciuto senza telefonino in tasca e ha sempre usato solo carta e penna per lavorare o comunicare con qualcuno via posta. Oggi la posta elettronica, i computer, il web, la telefonia mobile, i messaggini e quant'altro sono indispensabili e insostituibili, al punto che un adolescente potrebbe perfino riderci in faccia se gli dicessimo di dichiarare la propria simpatia alla bella compagna di scuola tramite una lettera «vera» (fatta di carta e inchiostro), rinunciando al più pratico e veloce (ma decisamente più impersonale) Sms. I TRUCCHI TRA I BANCHI , IERI E OGGI - E che dire delle vecchie «strategie di sopravvivenza» che generazioni e generazioni di studenti hanno adottato per scopiazzare durante i compiti in classe o agli esami? Traduzioni dei classici latini o greci trascritte a mano - parola per parola, in caratteri piccolissimi - tra una riga e l'altra, all'interno dell'unico dizionario ammesso sul banco; minifotocopie di libri appiccicate all'interno della giacca o sotto i collant velati; un esempio di bilancio già svolto a matita sul retro dello schienale della sedia del banco di fronte o su un foglio appiccicato al pavimento, nascosto sotto i piedi (metodo che richiedeva una vista impeccabile); temi di italiano già belli e svolti all'interno dei minuscoli e famosissimi «rotolini», che hanno salvato le sorti di migliaia di ragazzi alle prese con compiti impossibili: nell'epoca dei palmari e dei cellulari che vanno online, tale e tanto ingegno non ha quasi più ragione di esistere. Proprio così: la tecnologia ha rimpiazzato la cura artigianale anche nei momenti in cui l'arguzia può fare la differenza tra un bel voto e una bocciatura, sui banchi di scuola. CELLULARI SUGGERITORI - Sono i dati pubblicati dalla Qualifications and Curriculum Authority britannica a rivelare che un numero sempre maggiore di studenti d'oltremanica si rivolge ai gadget sfornati dall'elettronica, e in particolare al cellulare, per riuscire a superare gli esami. In particolare l'Authority riferisce che nel 2005 il numero di esaminandi colti in flagrante durante gli esami scolastici è aumentato del 27 per cento rispetto al 2004, e un buon 25 per cento di questi è stato trovato con un cellulare in mano, alla ricerca di trucchi e suggerimenti per risolvere i test. Il report ci fa sapere inoltre che tre quarti dei materiali non autorizzati che vengono rinvenuti all'interno delle aule d'esame non sono costituiti da documenti cartacei, bensì da file salvati su dispositivi digitali che i ragazzi portano con sé di nascosto, e che costano molto cari allo studente che viene scoperto in loro possesso. Ovviamente resta sempre chi preferisce copiare direttamente dal foglio del compagno di banco, o chi decide di unire le forze e svolgere il compito in cooperativa, ma si tratta solo di un terzo degli studenti «imbroglioni». ESAMI TROPPO DIFFICILI - A discolpa degli studenti britannici c'è però almeno un dato di non poca importanza: per ammissione della stessa Authority, infatti, la qualità e la quantità di prove cui sono sottoposti i ragazzi sotto esame sono davvero troppo impegnative. Ed è per questo che il suggerimento via cellulare sembra l'unico all'altezza della situazione: affidabile e sicuro. A sua volta la crescente diffusione di tale pratica suggerisce ai tutori dell'educazione dei pargoli della nazione che probabilmente è arrivato il momento di lanciare una bella riforma dell'istruzione, giusto per semplificare la vita degli studenti e magari far tornare loro la fiducia nei cari vecchi «rotolini». |