Concorso riservato per dirigenti scolastici. di Giuseppe Guzzo, La Tecnica della Scuola del 31/3/2006
Rinviato l’incontro tra il Miur e i sindacati per definire bando, tempi e modalità inerenti al concorso riservato per dirigenti.
E’ stato rinviato a data da destinarsi
l’incontro previsto per il 29 marzo 2006 al Miur, tra
l’Amministrazione scolastica, nella fattispecie il Direttore Generale
del Personale, Dott. Giuseppe Cosentino, e le organizzazioni sindacali
e di categoria - Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Anp
- per l’esame delle problematiche inerenti al concorso riservato per
dirigenti scolastici di cui all’art 1- sexies del D. L. n 7/2005
convertito nella Legge n. 43/2005. Il Direttore generale aveva aggiunto che il numero dei posti avrebbe potuto essere rivisto a decorrere dal settembre 2006 ove ne fossero risultati nuovi con una successiva ricognizione, possibile solo dopo l’avvio dell’anno scolastico e la conclusione dell’iter ricognitivo dei pensionamenti e dei trattenuti in servizio fino al 70° anno di età. Aveva confermato che le modalità di svolgimento del corso concorso sarebbero state in tutto identiche a quelle del già avvenuto concorso riservato dei triennalisti: colloquio orale di ammissione, somma dei punteggi dell’orale e dei titoli per l’ammissione al periodo di formazione, scritto e orale. Solo modifiche di poco conto sarebbero state apportate e relativamente ai contenuti dei corsi del periodo di formazione per l’adeguamento alle novità. Era sembrato, in quella occasione che l’Amministrazione avesse l’intenzione di espletare il concorso riservato nel minore tempo. Il rinvio della riunione del 29 marzo a data da destinarsi lascia molto perplessi atteso che il periodo a cavallo delle consultazioni elettorali nazionali, come è noto, non è mai stato propizio per provvedimenti di rilevante portata politica come deve essere sicuramente considerato il bando di un concorso per dirigenti scolastici. Il rinvio vanificherà le attese e le aspirazioni di tanti dirigenti incaricati e comprometterà ulteriormente lo stato di precarietà della scuola italiana che da anni attende la copertura di tutto l’organico di dirigente scolastico. |